Sandro Tonali è intervenuto insieme a Stefano Pioli in conferenza stampa per presentare la sfida di ritorno di Champions League contro l’Inter. Si riparte domani sera alle 21 dallo 0-2 dell’andata a favore dei nerazzurri che è una montagna da scalare dal sapore di impresa. Il Milan delle ultime uscite ha convinto solamente in campionato contro la Lazio, per il resto sono arrivati la sconfitta nell’ultimo turno con lo Spezia e due pareggi prima dei biancocelesti entrambi in rimonta. Ritornerà a disposizione Rafael Leao e questo può far sperare mentre nel frattempo dall’altra parte dei Navigli si parla della designazione arbitrale del francese Clement Turpin.
Conferenza stampa Tonali
Il centrocampista rossonero è al primo grande appuntamento europeo della sua carriera. Nella gara di andata fu fra i meno peggio della squadra rossonera sfiorando anche la rete colpendo un palo esterno che avrebbe potuto riaprire la partita e regalare un match di ritorno più equilibrato. Dove non ha funzionato in campo, Tonali prova ad accendere il derby replicando alle parole di Simone Inzaghi sulla designazione arbitrale. Il tecnico dell’Inter infatti ha cosi risposto ad una domanda sulla scelta del francese Turpin: “Non c’è nessun problema per la designazione di un arbitro francese contro il Milan che ha 4 giocatori francesi in rosa. Abbiamo massima fiducia“. Una frecciatina mascherata da parte dell’allenatore piacentino che è stata immediatamente raccolta dal numero otto rossonero con una replica ironica: “Bisognerebbe trovare un arbitro senza nazionalità“.
Sarà una gara che non concederà rivincite, in novanta minuti ci si gioca la qualificazione alla finale del trofeo per club più ambito della terra. Nel 2003 la storia disse Milan che eliminò l’Inter con due pareggi con il gol in trasferta a decidere le sorti del confronto, oggi è cambiata la regola e le reti non hanno un peso diverso. Il piano inclinato favorisce inevitabilmente l’Inter che potrà gestire due marcature di vantaggio in un San Siro che sarà a maggioranza nerazzurro a cui va aggiunto uno stato di forma invidiabile. Eppure Tonali crede nel miracolo:
C’è tanta emozione, abbiamo la forza di lasciare da parte tutto. È una partita sola e bisogna concentrarsi al mille per mille a dare tutto. È la nostra occasione, possiamo cambiare la partita dell’andata e dare una spinta in avanti. Ci parliamo spesso, ma per scendere in campo non credo ci sia bisogno di parlare con nessuno. Chi vestirà la maglia del Milan sa benissimo cosa dare per poter essere orgogliosi e dire che abbiamo dato tutto. Dopo due pali sarebbe troppo semplice pensare che ora arriva il gol. Noi dobbiamo scendere in campo per dare il meglio e far segnare la squadra. Le cose personali arriveranno, ma prima pensiamo alla squadra
Ribaltare la partita di domani diventerebbe anche una rivincita per il Milan che non ha raccolto quanto sperato in questa stagione. I sogni di replicare lo scudetto sono svaniti già in inverno per meriti del Napoli ma anche a causa dei tanti passi falsi compiuti dalla formazione di Pioli. In Coppa Italia è arrivata l’eliminazione con il Torino agli ottavi di finale e in Supercoppa Italiana la brutta sconfitta nel derby per 3-0.
Sicuramente ribaltare la partita di domani qualcosa cambia. Ad inizio anno ci siamo messi obiettivi in testa e tanti non sono andati come dovevano andare, ma domani scendiamo in campo per cambiare questa stagione. In campionato non siamo riusciti a ripeterci e domani avrà un peso importante questa partita
Il colloquio con i tifosi
Sandro Tonali affronta anche la questione del confronto con i tifosi della curva rossonera all’Alberto Picco di La Spezia e replicata il giorno seguente fuori dai cancelli di Milanello. Il centrocampista ha negato che siano volate minacce, spiegando che invece sono arrivate parole di sostegno e incitamento prima di una partita così tanto importante:
Sono emerse sensazioni positive dal confronto. La Curva ci è stata sempre vicino e ieri ci hanno voluto mostrare la loro vicinanza per questa partita. Ci hanno sempre sostenuto, remiamo tutti dalla stessa parte. Siamo tutti uniti