È avvenuto nella mattinata di giovedì 11 maggio 2023, a Padova, il trapianto di un cuore fermo da 20 minuti. Per la prima volta al mondo, un organo è stato riattivato dopo un tempo così lungo.
Trapianto cuore fermo Padova
Il primato mondiale del primo trapianto di cuore da un organo che aveva cessato ogni attività elettrica da 20 minuti, è dell’Azienda ospedaliera di Padova. In passato era accaduto che fossero stati eseguiti trapianti con cuore “fermo” da pochi minuti. Questa volta il tempo, è stato di lunga maggiore. La legge italiana, in questi casi, prescrive che il prelievo di organi da un cadavere possa avvenire solo quando il cuore ha cessato l’attività da almeno 20 minuti.
Gino Gerosa commenta quanto avvenuto all’ospedale di Padova
Gino Gerosa, Direttore della Cardiochirurgia padovana, ha commentato quanto avvenuto nel proprio ospedale: «Per primi al mondo abbiamo dimostrato che si può utilizzare per un trapianto cardiaco un cuore che ha cessato ogni attività elettrica da 20 minuti».
Gino Gerosa ha guidato l’équipe padovana nello spettacolare intervento: «Questo risultato straordinario potrebbe portare ad un incremento del 30% nel numero dei trapianti, in un arco di tempo relativamente breve».
Il trapianto è come il pianto di un bambino che nasce. Il primo respiro.
— TEDxPadova (@TEDxPadova) May 25, 2019
– Gino Gerosa -⁰⁰#TEDxPadova2019 #Rinascita #25maggio pic.twitter.com/fgyWNIkiQK
Chi era il donatore, colpito da morte cardiaca, e chi, il paziente ricevente
Il donatore che ha concesso il cuore, era un uomo di 46 anni, cardiopatico, colpito da “morte cardiaca“, con contestuali e irreversibili danni cerebrali, che hanno reso vano ogni accanimento terapeutico.
In questo caso, la legge impone l’osservazione per 20 minuti della residua attività del cervello, fino al suo spegnimento, prima di procedere con l’espianto del cuore.
Il 46enne che ha ricevuto l’organo, era già stato operato in età pediatrica, e addirittura in lista d’attesta per un trapianto da due anni.
Il commento di Luca Zaia, Residente della Regione Veneto
Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto, ha commentato l’intervento riuscito, sottolineandone l’importanza, nella conferenza stampa di annuncio:
«Si tratta di una notizia emozionante. Si apre una nuova pagina di storia sul fronte del trapianto di cuore, risultato di un lavoro di squadra eccezionale portato avanti dalla sanità veneta e da questi medici professionisti di grandissimo spessore».
Sulla propria pagina Facebook, Luca Zaia ha pubblicato un video in cui parla dell’ottima missione riuscita:
« A PADOVA IL PRIMO TRAPIANTO DI CUORE IN ITALIA DA DONATORE CADAVERE, A CUORE FERMO. LA SANITA’ VENETA COMPIE UNA RIVOLUZIONE
E’ una giornata STORICA per la sanità veneta e per tutto il Paese: l’equipe della Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedale Università di Padova, diretta dal prof. Gino Gerosa, in collaborazione con la Cardiochirurgia di Treviso diretta dal dr. Giuseppe Minniti, ha compiuto il primo trapianto di cuore in Italia da donatore cadavere. Fino ad oggi nessuno era riuscito a trapiantare un cuore oltre i 20′ dalla morte cardiaca imposta dalla legislazione; il prelievo era effettuato solo per morte celebrale, con il cuore ancora in attività.
Già nel 1985, grazie al prof. Vincenzo Gallucci, Padova aveva effettuato il primo trapianto di cuore in assoluto. Oggi, con questo nuovo straordinario primato, la Cardiochirurgia padovana si conferma eccellenza internazionale.
E c’è di più: la possibilità di prelevare il cuore da donatore cadavere, a cuore fermo cioè, consentirà l’abbattimento del 30% delle liste d’attesa. Concretamente, SALVEREMO VITE.
E, consentitemi, questo per me e per la nostra Sanità è un grandissimo ORGOGLIO!
#ilVenetocura#sanitàveneta#zaiapresidenteAzienda Ospedale-Università PadovaUlss 2 Marca trevigiana».
Poi ha aggiunto: « ORGOGLIO GRANDE PER LA SANITA’ VENETA! A PADOVA IL PRIMO TRAPIANTO DI CUORE IN ITALIA DA DONATORE CADAVERE
ORGOGLIO GRANDE PER LA SANITA’ VENETA! A PADOVA IL PRIMO TRAPIANTO DI CUORE IN ITALIA DA DONATORE CADAVERE
E’ una giornata STORICA per la sanità veneta e per tutto il Paese: l’equipe della Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedale-Università Padova, diretta dal prof. Gino Gerosa, in collaborazione con la Cardiochirurgia di Treviso diretta dal dr. Giuseppe Minniti, ha compiuto il primo trapianto di cuore in Italia da donatore cadavere.
Fino ad oggi nessuno era riuscito a trapiantare un cuore oltre i 20′ dalla morte cardiaca imposta dalla legislazione; il prelievo era effettuato solo per morte celebrale, con il cuore ancora in attività.
La possibilità di prelevare il cuore da donatore cadavere, a cuore fermo quindi, consentirà l’abbattimento del 30% delle liste d’attesa. Concretamente, SALVEREMO VITE.
E, consentitemi, questo per me e per la nostra Sanità è un grandissimo ORGOGLIO!