Vivere non è un gioco da ragazzi canzone. La colonna sonora della serie che andrà in onda da stasera su Raiuno porta una firma importante. A cantare la sigla è infatti la cantante Ariete reduce dal successo del Festival di Sanremo con il brano Mare di guai classificatasi al 14esimo posto. Il brano 18 anni è stato scritto da Ariete in collaborazione con Drast. Il duo musicale formato da Drast e Lil Kaneki aveva coinvolto già Ariete nel singolo Tatuaggi. Il significato del brano ben si adatta alla serie che affronta il problema della droga.
Vivere non è un gioco da ragazzi canzone, il testo
Hai diciotto anni e non sai dove aggrapparti
Non sai con chi parlare, non sai di cosa farti
Che ci vogliamo fare (Che ci vogliamo fare)
Mi chiedi venerdì (Mi chiedi venerdì)
Ho 18 anni e non sono come gli altri
Non cerco un’università, ma cerco di calmarmi
E che ci posso fare (E che ci posso fare)
Forse vivrò così (Forse vivrò così)
Sognavo Amsterdam e le sigarette
I viaggi in strada con gli amici di sempre
Mai nessuno ha preso la patente
Ma nessuno ha più concluso niente
E se passassi di qua non mi dispiacerebbe
Ricordare la scuola e ricordare le feste
E se passassi di qua non mi dispiacerebbe
Farei finta che non sia successo niente
Liceo classico e poi Belle Arti
Scendi con i tuoi amici più grandi
Ma dei tuoi problemi non ne parli
Io ho fatto tanti sbagli
Tu invece hai diciotto anni e non sai relazionarti
Su feste nei locali ed alcolici coi calmanti
Che ci vogliamo fare (Che ci vogliamo fare)
Chiedo agli amici suoi (Amici suoi)
Ho diciotto anni e non sono come gli altri
Ma non sai quante volte c’hanno provato a cambiarmi
E che ci posso fare (E che ci posso fare)
Se non faccio per voi (Se non faccio per voi)
Ci rivedremo da grandi quando saremo stanchi, sì ci rivedremo
Ci rivedremo da grandi, da grandi, da grandi, se ci arriveremo
Ci rivedremo da grandi quando saremo stanchi, sì ci rivedremo
Ci rivedremo da grandi, da grandi, da grandi, se ci arriveremo
Ho diciotto anni e non sono come gli altri
Ma non sai quante volte c’hanno provato a cambiarmi
E che ci posso fare (E che ci posso fare)
Se non faccio per voi (Se non faccio per voi)
Ho diciotto anni e non sono come gli altri
Ma non sai quante volte c’anno provato a cambiarmi
E che ci posso fare (E che ci posso fare)
Se non faccio per voi (Se non faccio per voi)
Il significato
Ariete ha scritto questo brano qualche anno fa, nel 2020. L’artista ha spiegato così il significato della canzone: “Ho scritto questo pezzo con Drast un po’ di tempo fa, spiega l’artista, e parla della nostra generazione, di quanto sia bello sbagliare e fregarsene, essere giovani e sentirsi invincibili a volte”. Grazie a questo pezzo, Ariete ha voluto omaggiare la sua generazione. Sul suo profilo Instagram, nel 2020, l’artista aveva lanciato un simpatico contest sui social: “Voglio vedere una marea di Tik Tok con “18 Anni”. Siate creativi, postate i momenti più belli della vostra adolescenza, dei video che vi rappresentano, insomma ciò che volete. Posto sul mio profilo i più belli”. La copertina del singolo era una vecchia fotografia che ritraeva Ariete da piccola. La bambina nello scatto ha in mano un microfono simbolo di come fin dalla tenera età, la cantante aveva già deciso la sua strada e di come la sua passione per la musica non sia ancora svanita.