Chi è Anna Lou Castoldi, la figlia di Asia Argento e Marco, in arte ‘Morgan‘. Di lei, non si sente molto parlare, ma ecco tutte le informazioni che abbiamo raccolto sulla sua vita privata.
Chi è Anna Lou Castoldi? Vita privata
Anna Lou Castoldi è nata il 20 giugno 2001 a Lugano, in Svizzera, dalla relazione tra i due famosissimi Asia Argento e Morgan, e ha 21 anni. I suoi nonni sono i noti Dario Argento, icona e maestro dei film brivido all’italiana, Daria Nicolodi, famosa proprio per aver interpretato quelle pellicole, Luciana e Mario Castoldi.
Lei è iscritta all’Accademia delle Belle Arti, dove studia Teorie e Tecniche dell’Audiovisivo, Regia o Scrittura Creativa.
Nonostante sia nata da una coppia molto chiacchierata, in pochi conoscono chi sia e cosa faccia oggi. Si hanno infatti davvero poche informazioni su di lei, in quanto i suoi genitori hanno sempre cercato di proteggerla dal calderone mediatico. Crescendo però, qualcosa inizia a cambiare.
La ragazza dal viso affascinante, e caratterizzato da occhi chiari e magnetici, avrebbe tutte le carte in regola per diventare uno dei prossimi volti del cinema o della televisione italiana, se solo lo volesse.
Nei suoi discorsi appare eclettica e determinata, motivo per il quale di certo non passa inosservata.
Le apparizioni al cinema, Aurora in ‘Baby 3’
Nonostante la giovane età, Anna Lou Castoldi ha già fatto le sue prime esperienze nel campo della recitazione. Nel 2020, ha preso parte al cast di ‘Baby‘, nella terza stagione, interpretando Aurora. Si tratta della serie italiana targata Netflix che ha riscosso molto successo, dove hanno lavorato anche due delle attrici più promettenti in Italia, Benedetta Porcaroli, e Alice Pagani.
A riguardo, Anna Lou, aveva svelato: «Io sono una persona super timida, piena di insicurezza, ma l’esperienza sul set di ‘Baby 3’ mi ha aiutato, mi sono sbloccata. Ora la mia autostima è a un livello normale».
Le dichiarazioni sulla sua vita privata, la ragazza Dora e la convivenza, i sogni del futuro
Al momento, la ragazza non sembra voler far parte del mondo dello spettacolo. A FanPage infatti, la ventunenne ha raccontato la sua vita lontana dai riflettori, cosa fa per guadagnare, e il suo amore per la fidanzata Dora, con la quale convive. La donna ha confessato: «Ho capito di essere cresciuta in una famiglia unica. Tutte lo sono a loro modo, solo che la mia è un po’ più conosciuta e molti si aspettano che abbia uno stile di vita diverso dai miei coetanei, ma non è così. Ci ho sempre tenuto molto alla privacy. Se esco con i miei genitori ci riconoscono, quando sono da sola è molto raro. E quindi ho potuto vivere finora più o meno come tutti gli altri. Molte cose possono essere la mia strada in questo momento. Sono aperta allo sviluppo di me stessa rispetto al mondo in tutte le forme d’espressione. È difficile dare una struttura, per ora, a questo mio bisogno di esprimermi e cerco di farlo in ogni ambito. Forse di riflesso, o per mia indole, c’è qualcosa che nel cinema italiano di oggi mi blocca. Ho quasi l’ansia a buttarmici. Per quanto il cinema sia una mia passione, quasi quasi preferirei stare dietro alla macchina da presa più che davanti. Mi piace scrivere sceneggiature, pensare alla direzione dei film o della fotografia.
Essere un soggetto, cioè un’attrice, non mi dispiace ma se è solo una delle parti del progetto complessivo a cui partecipare. Preferirei essere più parte integrante della creazione di una rappresentazione. Se qualcuno pensa che possa essergli utile parteciperei volentieri, perché i mezzi penso di averli, visto che sono cresciuta nell’ambiente. Vivo con la mia ragazza Dora e ci manteniamo da sole in un piccolo borgo. Sto facendo molti lavori in questo periodo, anche perché con l’arte non riesco ancora a camparci. Quindi cerco di darmi da fare. Sono bilingue e svolgo ripetizioni di inglese per dei ragazzi, consegno le pizze, ma ho lavorato come cameriera, ho fatto persino il manovale, ho dipinto case e i traslochi. Un po’ di tutto. Abitiamo insieme, abbiamo tanti progetti ed è una storia seria, ma l’Italia sembra spingere i giovani, le minoranze e i ‘diversi’ ad andare altrove. Sono in Portogallo e l’energia che ho sentito qui da noi non si sente. Persino da parte delle Forze dell’Ordine. Non ho mai avuto la benché minima struttura mentale sulle discriminazioni. Quando a scuola insegnavano che esistevano persone che discriminavano per il colore della pelle, io pensavo stessero scherzando. Poi crescendo l’ho riscontrato e anche in Italia è molto presente e tristissimo come atteggiamento. Sono molto legata a Roma, mi sono sempre trovata bene e ci sono affezionata, ma altrove potremmo trovarci meglio. Non so se è il Vaticano o altro, ma per la storia che abbiamo avuto dovremmo essere tra i popoli più evoluti sotto tutti i punti di vista. Invece, purtroppo, c’è tantissima ignoranza che porta all’odio. Se stessimo meglio con noi stessi le cose cambierebbero».