La situazione in Turchia si fa via via sempre più caotica. I primi risultati davano in vantaggio il presidente uscente, Erdogan, ma proprio quando lo spoglio arriva al traguarda, i dati danno il leader del partito Akp sotto il 50 per cento. Uno shock per l’uomo che ha governato la Turchia negli ultimi 10 anni e che in queste elezioni potrebbe cambiare il futuro e scegliere l’opposizione (se i dati dovessero rimanere questi). E ora si andrà molto probabilmente al ballottaggio.

Elezioni in Turchia, ultimi dati: Erdogan in leggero vantaggio sull’opposizione

Lo spoglio si accinge a concludersi. Gli ultimissimi dati non sorridono ad Erdogan e lo piazzano sotto il limite per evitare di andare al ballottaggio. Quella che sembrava, all’inizio, una vittoria di misura, si sta trasformando in catastrofe. Il paese è sceso in piazza per festeggiare, con macchine che sventolano bandiere di felicità. Il  presidente uscente Recep Tayyip Erdogan è sceso sotto il 50%, al 49.9%, quando lo spoglio ha raggiunto ormai il 91% delle schede. Certo, neppure lo sfidante, Kemal Kilicdaroglu, è sopra il 50 per cento, ma per lui questa è una vittoria perché lo porterà – molto probabilmente – a scontrarsi faccia a faccia con Erdogan il prossimo 28 maggio.

La svolta del Paese

La Turchia si trova a un bivio: scegliere il passato o guardare al futuro in maniera diversa. Il passato è Recep Tayyip Erdoğan, con una politica da conservatore di destra che sostanzialmente manterrebbe uno status quo. Anche se in campagna elettorale ha giocato le carte della grande Turchia e della cavalcata allo sviluppo tecnologico. Il suo oppositore, Kemal Kilicdaroglu, stuzzica i giovani con una politica più aperta e orientata verso l’occidente, in particolare l’Europa. Se dovesse vincere lui, molti saranno i nodi da sciogliere come il triangolo amoroso (tentato da Erdogan con i suoi tentativi di mediazione) tra Ucraina e Russia e Turchia. Come anche la questione della Siria. Ma questi sono pensieri che solo il futuro potrà dire come evolveranno.

Sta di fatto che Kilicdaroglu può contare su un bacino di giovani voti. La generazione Z infatti è composta da circa 6 milioni di persone che sostengono il leader dell’opposizione e sognano l’Europa.

L’opposizione rivendica dati diversi da quelli ufficiali

Questo secondo i dati ufficiali, che però sono stati fortemente contestati dall’opposizione che ha reso noti i numeri in loro possesso. Kemal Kilicdaroglu sarebbe al 47,4%, davanti al presidente in carica Recep Tayyip Erdogan, al 46,8%.

Tanto che lo stesso leader dell’opposizione ha esultato, commentando con un semplice “siamo in vantaggio”. Una cosa è certa, al di là di chi è in vantaggio (quando lo spoglio ancora non è concluso), la battaglia sarà voto su voto per il futuro della Turchia.