È un Marco Bezzecchi estremamente felice quello che si racconta ai microfoni nel dopo gara di Le Mans dove ha ottenuto la sua seconda vittoria in questa stagione di MotoGP. Il pilota del team Mooney VR46 non ha lasciato scampo ai suoi avversari dominando per tutto l’arco della gara, complice anche una serie di cadute che gli hanno reso meno complicato questo gran premio.

Il giovane Bez ora è a un solo punto di distanza da Bagnaia nella classifica generale, ma intanto ha già ben pensato di tagliarsi i baffi per rispettare quel fioretto che aveva promesso di mantenere in casa di vittoria. Tornando al suo successo, il pilota romagnolo ha così descritto la sua emozione per la vittoria di Le Mans:

Una gara fantastica! Sia perchè ho potuto tagliare i baffi, dato che la scommessa è finita ma, soprattutto, per la corsa, davvero eccezionale. La moto è la stessa di ieri, non ho apportato cambiamenti particolari, per cui la partenza ha fatto tutta la differenza. Come ho risolto? Anche grazie ai consigli di Valentino Rossi e Gigi Dall’Igna. Sono contentissimo perchè abbiamo faticato parecchio su questo aspetto, fino a ieri.

MotoGP, l’analisi di Le Mans nelle parole di Bezzecchi

Una gara che in tanti hanno descritto come dominata e fortuita ma che Marco Bezzecchi ha saputo ben analizzare, senza lasciarsi sopraffare dalle emozioni a caldo. Parlando proprio della sua vittoria del GP di Le Mans, il Bez ha così descritto quanto accaduto:

Sono partito bene, meglio di ieri, quindi ho iniziato a battagliare nel gruppo, ma mi veniva tutto più facile. Dopodiché ho trovato il mio ritmo, mi sentivo davvero bene, e sono riuscito a scappare.

Nonostante tutto, anche per lui c’è stato un solo istante in cui ha temuto di dover abbandonare il sogno della seconda vittoria, in particolare dopo un sorpasso molto spinto su Marquez che gli era costato un long lap penalty:

Il momento più difficile? Quando ho dovuto cedere una posizione dopo il sorpasso su Marc Marquez. Sono entrato un po’ troppo ‘generoso’, la penalità ci stava. Sono rimasto tranquillo, ho fatto passare Jorge Martin e l’ho subito voluto risorpassare per non perdere il treno giusto

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