Purtroppo non ce l’ha fatta il ragazzo di 26 anni coinvolto in un incidente stradale avvenuto nella serata di ieri, Sabato 13 Maggio 2023, a Parabiago in provincia di Milano.
Lo schianto si era registrato lungo viale Lombardia poco prima della rotatoria con via Po e aveva interessato due automobili entrate in collisione in maniera frontale.
Nonostante la tempestività dei soccorsi le sue condizioni avevano immediatamente fatto presagire il peggio. Trasportato d’urgenza all’ospedale di Legnano, i medici ne hanno constatato il decesso questa mattina. Il suo corpo non ha retto alle terribili lesioni subite nello schianto.
La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio delle autorità. Da una prima ricostruzione, i due veicoli si sono scontrati frontalmente mentre percorrevano un tratto rettilineo di viale Lombardia, strada che collega il centro abitato di Parabiago al vicino comune di Vanzago. Erano da poco passare le ore 19:00.
Le autorità non hanno ancora ufficialmente diffuso le generalità complete della vittima. Di lui si conoscono al momento solo le iniziali, G. L., e che fosse originario di Busto Garolfo, a pochi chilometri dal luogo dell’incidente.
Le immagini diffuse dalla stampa locale mostrano la violenza della collisione. La parte anteriore di entrambi i veicoli è estremamente danneggiata, con il cofano motore irrimediabilmente distrutto. Gli pneumatici anteriori del mezzo più grande, un SUV, appaiono fuori asse.
Incidente Parabiago: il giovane è spirato questa mattina
Gli altri automobilisti in transito sulla carreggiata hanno subito percepito che si trattasse di un incidente di non banale entità. Hanno così allertato le forze dell’ordine che, a loro volta, hanno richiesto l’intervento del personale di soccorso medico arrivato a bordo di due automediche e tre ambulanze, rispettivamente della Croce bianca di Magenta, di quella di Sedriano e della Croce verde di Novate.
Una squadra di Vigili del Fuoco di Inveruno si è occupata di estrarre tutti i feriti dagli abitacoli ormai deformati dei veicoli. In particolare, sono apparse subito molto gravi le condizioni del 26enne. I sanitari, una volta stabilizzato il ferito sul posto, ne hanno disposto il trasferimento con l’urgenza di un codice rosso presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Legnano. Qui, i dottori hanno tentato di ridurre gli ingenti traumi subiti e lo hanno ricoverato. Nel corso di questa mattina, le sue condizioni sarebbero peggiorate e, nonostante ogni tentativo di strapparlo alla morte messo in pratica dall’équipe ospedaliera, il suo cuore ha cessato di battere.
Oltre al giovane poi deceduto, nello schianto sono rimasti feriti anche un ragazzo di 28 anni e una ragazza di 25 anni. Non è chiaro su quale vettura fossero, né chi dei due fosse alla guida dell’altra automobile. Per loro le lesioni non sono apparse così gravi e sono stati trasferiti in codice giallo presso la struttura ospedaliera San Carlo di Milano. Le loro condizioni non desterebbero preoccupazione nonostante abbiano riportato traumi di entità non trascurabile.
Analisi in corso per determinare la causa dello schianto
Nel frattempo gli agenti di Polizia Locale di Parabiago hanno regolato il traffico di zona dopo l’incidente. Hanno infatti chiuso al transito la porzione di strada interessata per consentire le manovre di soccorso. Successivamente si sono occupati di effettuare i rilievi previsti per legge per analizzare al meglio ogni dettaglio della vicenda. I Vigili del Fuoco hanno provveduto a mettere in sicurezza tutta l’area, scongiurando possibili esplosioni dai serbatoi dei veicoli.
Con la rimozione dei mezzi incidentati, posti sotto sequestro dalle forze dell’ordine, la circolazione è tornata alla sua regolarità.
Il motivo dello schianto non è ancora certo. Gli agenti sono ora impegnati ad analizzare i rilievi e a confrontare gli elementi con i dettagli raccontati dai feriti sopravvissuti. Al momento non si esclude alcuna ipotesi, anche se la pista più probabile porterebbe ad una disattenzione alla guida o una manovra azzardata in fase di sorpasso.
L’impatto frontale è avvenuto con estrema violenza, segno che entrambi i veicoli procedessero a velocità sostenuta. Da verificare se fosse entro i limiti consentiti su quella strada. Solo quando gli inquirenti avranno un quadro più preciso avanzeranno ipotesi sulla responsabilità del sinistro diventato mortale nelle ultime ore.