Luciano Sovena causa morte. Ci lascia durante la notte il produttore cinematografico, all’età di 73 anni. A diffondere la notizia sono i canali ufficiali della Fondazione di cui era il presidente, ovvero la Film Commission di Roma e del Lazio. Ne seguono tanto rammarico, parole di stima, affetto e cordoglio.

Luciano Sovena causa morte: il cordoglio e i meriti

Le ragioni legate alla morte o una possibile malattia non circolano nel web. Le cause della scomparsa restano per il momento riservate.

A contornare la sua scomparsa non ci sono notizie riguardo un precedente malore, o stato di salute difficile. Circondano il suo nome grandi parole di stima e affetto, che lo dipingono come un grande professionista del suo settore.

La Fondazione di cui era presidente lo dipinge come un uomo dedito alla sua professione, innamorato del cinema. E’ sempre apparso così agli occhi del pubblico che lo saluta con rispetto:

“Un grande e generoso professionista, amico del cinema italiano“.

Sulla sua personalità parlano ancora gli esponenti della Film Commision. Descrivono i meriti di Luciano Sovena nel mondo del cinema, universo a cui si è sempre dedicato con tutto se stesso:

“Ironico, simpatico, aperto a tutti, è stato a lungo amministratore delegato dell’ Istituto Luce e presidente di Roma Lazio Film Commission. Era diventato il punto di riferimento per il mondo che amava: il cinema che ha sempre avuto nel cuore e a cui ha dedicato la vita”.

Chi è Luciano Sovena, biografia

Ma chi è Luciano Sovena? Di base è stato un avvocato con specializzazione in diritto dello spettacolo e delle comunicazioni e in diritto d’autore. Tra i meriti, consideriamo che ha svolto il ruolo di membro della commissione per il credito cinematografico e di revisione cinematografica presso la presidenza del consiglio: una funzione degna di nota, che gli ha permesso di avere ancor più risalto per gli impegni e i progetti futuri.

Tra questi spiccano quello di amministratore delegato dell’Istituto Luce tra il 2008 e il 2009. E’ diventato presidente immediatamente dopo. E ancora, è diventato amministratore delegato anche di Cinecittà Luce dal 2009 stesso sino al 2011.

Una carriera ricca di riconoscimenti, responsabilità e grande impegno per l’industria cinematografica.

Luciano Sovena curriculum, le produzioni cinematografiche

Non ci sono dettagli pubblici riguardo alla sua vita privata. Oggi tutti lo ricordano con un tuffo nel passato: un vero e proprio viaggio tra i suoi lavori più noti. Sono memorabili le produzioni realizzate con l’Istituto Luce e Cinecittà Luce.

Ricordiamo qui:

Sette opere di misericordia (2011) di Gianluca e Massimiliano De Serio, che hanno vinto ben due premi al Festival di Locarno 2011;

Là-Bas (2011) diretto da Guido Lombardi, Leone Del Futuro Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis presso la Mostra di Venezia 2011;

C’è poi Corpo celeste (2011) diretto da Alice Rohrwacher, nella presentazione a Cannes 2011 che ottiene circa dieci premi;

20 sigarette (2010) diretto da Aureliano Amadei, vince la categoria Controcampo italiano alla 67a Mostra del cinema di Venezia. Ottiene, inoltre, 4 David di Donatello;

Into Paraiso (2010) diretto da Paola Randi, in gara a Venezia e che ottiene premi in diversi festival;

Le quattro volte (2010) diretto da Michelangelo Frammartino, vince il Premio della critica al Festival di Cannes 2010 e il Nastro d’Argento Speciale 2010;

Private (2004) di Saverio Costanzo, vince Pardo d’oro, Pardo d’argento per l’interpretazione di Mohammed Bakri e ottiene anche il Premio della giuria ecumenica presso il Festival di Locarno del 2004, il Nastro d’argento nel 2005 e il David di Donatello edizione 2005 come miglior regista italiano esordiente.

Non dimentichiamo la storica coproduzione di I colori dell’anima.

Da ricordare anche Modigliani (Modigliani, 2004) diretto da Mick Davis e con l’interpretazione di Andy Garcia.

Non può mancare all’appello Il mercante di Venezia diretto da Michael Radford con Al Pacino.