Terribile episodio di violenza a Catania dove nella notte tra il 12 e il 13 Maggio un turista polacco di 35 anni è stato aggredito e rapinato. Tutto è accaduto proprio nella zona centrale di piazza Stesicoro a soli circa 150 metri dalla Questura, nel pieno centro della città. L’uomo ha riportato gravi ferite e si trova ora in fin di vita.

La vittima sarebbe stata derubata del proprio Iphone da un altro uomo di origine extracomunitaria che lo avrebbe colpito più volte facendolo cadere per terra battendo con forza la testa sull’asfalto.

Ad accorgersi della violenta aggressione è stato un residente della via in cui è avvenuta la rapina. Il passante ha subito chiamato il 118 che è accorso sul posto con un’ambulanza per il ricovero trasportando d’urgenza la vittima all’ospedale Garibaldi di Nesima.

Al nosocomio il turista ha subito un delicato intervento alla testa e al momento si trova in coma farmacologico. Poco dopo, informati dei fatti, è giunta nella struttura anche la polizia che ha avviato le indagini del caso per risalire all’identità dell’aggressore fuggito subito dopo la rapina.

Catania turista aggredito: “È un Far West”

Sulla vicenda che ha visto coinvolto in un aggressione il 35enne polacco si è espresso anche il Dipartimento Legalità e Sicurezza di Fratelli d’Italia. Insieme al sindacato di polizia MP, esprimono la propria solidarietà e vicinanza e una provvidenziale guarigione allo sfortunato turista che ha pagato a caro prezzo il suo soggiorno nel nostro Paese.

Anche Ludovico Balsamo capogruppo all’Ars di “Sud chiama Nord” ha commentato la terribile vicenda successa al turista polacco: “Catania è un Far West che mette a rischio vite e speranze per il futuro”.

Balsamo ha poi aggiunto:

“Dobbiamo registrare l’ennesimo atto di violenza urbana, che conferma uno stato di difficoltà nella tenuta dell’ordine pubblico che non va sottovalutata. Come cittadini e come uomini impegnati in politica, oltre ad esprimere vicinanza alla vittima e ai suoi cari, chiediamo un maggiore impegno in risorse e in uomini sul territorio. Fatti di questa gravità rappresentano, oltre ad un attentato alla vita umana, un danno grave alla città per le attività turistiche. Per questo le Istituzioni, a cominciare dalla Regione, dovrebbero fare tutto quello che è di loro competenza per scongiurare simili tragedie. Catania sconta una condizione di privazione in termine di sicurezza che rischia di far ritornare la nostra città agli anni bui che nessuno vuole più vivere”.

L’aumento degli atti criminali nel centro della città

Gli episodi di microcriminalità in pieno centro storico a Catania ma anche in numerose altre città, sono ormai all’ordine del giorno. Quello della sicurezza è infatti un tema importante per le forze dell’ordine ma anche per le istituzioni e per le forze politiche. In questi casi l’emergenza infatti viene prima di qualunque schieramento.
Non si tratta infatti solo della gravità di un fatto bensì della moltiplicazione di simili comportamenti ai quali si assiste giorno dopo giorno. La maggior parte dei quali non vengono denunciati.

A Catania, l’indice di criminalità percepito secondo una classifica stilata lo scorso Febbraio è di 63,9 mentre l’indice di sicurezza per gli abitanti è di 36,1. La città siciliana si trova subito dopo Marsiglia che ha un’indice di criminalità di 64,7.

Tra le prime quaranta in questa classifica si trovano poi altre città italiane come Napoli al settimo posto, Roma al ventiquattresimo, Torino al ventottesimo, Bari al trentunesimo e Milano al trentaseiesimo.

Tra le città più sicure secondo i propri abitanti si trovano tutte città tedesche, svizzere, norvegesi, paesi bassi, finlandesi, Estonia e persino spagnole.

La più sicura, secondo gli abitanti è San Sebastian, città dei Paesi Baschi, in Spagna. Qui l’indice di criminalità è di appena 16,9 mentre quello di sicurezza dei suoi abitanti è di 83,1.