Non è durata molto il cessate il fuoco tra Israele e Gaza. Poco dopo l’entrata in vigore della tregua (circa un’ora) la jihad islamica nella Striscia di Gaza ha sparato raffiche di razzi verso Israele. L’esercito israeliano ha infatti attaccato due lanciarazzi dell’organizzazione terroristica, secondo quanto annunciato dal portavoce.
Il cessate il fuoco era arrivato dopo cinque giorni di bombardamenti. La tregua era stata siglata dopo un duro lavoro da parte della diplomazia egiziana. Un funzionario della sicurezza dell’Egitto aveva infatti confermato l’accordo raggiunto tra le parti.
L’Egitto era riuscito a ottenere così un accordo per il cessate il fuoco, a partire dalle 19.00 Gmt (le 21 ora italiana) per sabato 13 maggio, secondo quanto riportato dall’Afp. I bombardamenti hanno portato alla morte di 33 persone all’interno di Gaza, fra cui 13 civili. Mentre i razzi palestinesi hanno causato in Israele la morte di due persone: una donna di 80 anni un uomo palestinese di Gaza che aveva un permesso per lavorare in Israele. Il totale del bilancio sale quindi a 35 vittime.
Cessate il fuoco Israele-Gaza, la mediazione dell’Egitto
È stato Mohamad al-Hindi, al canale Al Kahera Wal Nas, a riportare che l’accordo mediato dall’Egitto era in arrivo e che sarebbe entrato nella serata di sabato 13 maggio. “Ora, questo accordo è stato raggiunto grazie al continuo sforzo egiziano“, ha detto.
Da parte di Israele, al momento non sono ancora arrivati commenti sull’annuncio. Ma il canale egiziano aveva già riferito che un accordo era imminente. Il Cairo funge spesso da mediatore tra Israele e i gruppi militari palestinesi a Gaza.
Solo oggi, però, le Forze di Difesa israeliane avevano annunciato che un nuovo attacco di razzi provenienti da Gaza era stato lanciato sul Sud di Israele. Sirene di allarme sono suonate ad Ascalona e in altre zone vicine al confine con Gaza.