Almeno cento persone sono rimaste senza la possibilità di tornare nelle proprie case a causa della frana che ha colpito San Fratello, in provincia di Messina. Alcuni sono stati ospitati da parenti e amici, mentre altri sono andati in un residence di Acquedolci. Intanto la procura ha aperto una inchiesta.
Nel paesello siciliano si continuano a contare i danni, dove ieri venerdì 12 maggio sono caduti due massi grossi finendo sulla strada e sulle auto parcheggiate. Sul posto sono intervenuti i tecnici accompagnati dal magistrato di turno per un sopralluogo. Un atto formale dei pm che hanno quindi avviato accertamenti sulle cause della frana. San Fratello però non è la prima volta che è vittima di smottamenti. Anche l’anno scorso la zona era stata interessata da movimenti franosi.
Frana a Messina, avviate le operazione di messa in sicurezza
Così tutte le persone della zona a rischio sono stati allontanati per precauzione, in attesa che di capire quale sia la situazione del costone e che interventi avviare. Sin da subito la prefettura di Messina ha attivato l’unità di crisi, mentre la Città metropolitana ha avviato le operazioni di messa in sicurezza del versante roccioso che si affaccia sulla strada provinciale 163/d, in via dei Normanni, dove è intervenuta una squadra di rocciatori. Sono stati eseguiti primi interventi su alcuni massi pericolanti. Le operazioni sono state conseguite in coordinamento con il piano di intervento elaborato dai vigili del fuoco e dei tecnici della procura. Anche la procura di Patti, competente per territorio, si sta interessando dell’accaduto.