Il Governo dichiara guerra ai cinghiali e promette impegno e soluzioni per risolvere l’emergenza. Una criticità ormai iniziata un anno fa, quando Roma e altre città furono invase dagli ungulati. Il problema del cinghiali quindi verrà affrontato dal Governo.
Le principali vittime dei cinghiali sono agricoltori e allevatori. Difatti gli ungulati invadono i campi coltivati, distruggendo il raccolto degli agricoltori e mettendo in ginocchio un reparto che tra siccità e alluvioni affronta grandi difficoltà. Gli allevatori suinicoli, invece, rischiano di vedere abbattuti i loro animali se solo uno di essi viene infettato con la peste suina (si devono abbattere tutti i capi che sono venuti a contatto con l’animale infetto).
Basti pensare che solo nel Lazio i danni causati dagli ungulati sono passati da 3,5 milioni (media degli anni precedenti) ai 10 milioni del periodo pandemico, riporta la Coldiretti. Proprio in questo periodo la Regione ha assistito a una proliferazioni senza precedenti, a volte mettendo a rischio anche i cittadini.
Numeri che non sono sfuggiti al Governo che ha infatti promesso una battaglia serrata per ridurre il numero dei cinghiali e, quindi, i danni ad agricoltura e allevamenti.
“Ci stiamo impegnando per affrontare le criticità, con gli ungulati che stanno facendo smettere di coltivare a moltissimi imprenditori agricoli che devono cambiare mestiere perché si sono superati numeri che non possono essere razionalmente considerati in equilibrio con la presenza umana e delle attività produttive”.
Ha detto il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, durante l’evento Caccia Village di Confagricoltura Umbria che si è tenuto sabato 13 novembre a Bastia Umbra. Il ministro ha poi aggiunto:
“A volte qualcuno descrive un contrasto tra agricoltura e mondo venatorio invece qui c’è un simbolo di integrazione, un modo per riuscire a produrre e mettere al centro la sostenibilità ambientale coniugata con quella economica per permettere alle nostre aziende di restare in vita e all’ambiente di essere protetto da chi lo ama di più: da chi trae il proprio sostentamento dalla terra e quindi la protegge, come gli agricoltori, e da chi come il cacciatore mantiene l’ecosistema in un quadro di equilibrio”.
Il numero dei cinghiali a Roma e Lazio
Solo nella Capitale, e nella provincia, si calcola la presenza di oltre 20mila cinghiali che spesso invadono le strade a Nord della Capitale, in cerca di cibo. Secondo la Coldiretti i numeri sono, però, destinati a crescere in una Regione, il Lazio, che conta oltre 100mila esemplari. Intanto, però, a Roma dopo i cinghiali e i lupi arrivano anche i cerbiatti. Un esemplare è stato infatti avvistato sulla Via Formellese, tra Olgiata e Formello.