Due vecchie conoscenze del calcio italiano come il portiere Fernando Muslera e l’allenatore Fatih Terim sono rimaste vittime di una truffa in Turchia. Un direttore di banca avrebbe convinto i due così come altri calciatori nell’investire in un fondo di investimento definito come molto redditizio salvo poi non vedere nessuna forma di guadagno. L’uomo è stato arrestato e le vittime sperano di riuscire a recuperare la cifra sborsata. Muslera e Terim sarebbero i personaggi più illustri di questa vicenda, entrambi con un passato in Italia. Il portiere uruguaiano deve il suo arrivò in Europa grazie alla Lazio con cui ha messo in mostra ottime qualità fino al passaggio al Galatasaray. L’allenatore invece ebbe due sfortunate avventure sulle panchine di Fiorentina e Milan ad inizio millennio.

Truffa Muslera e Terim, frode per 80 milioni di euro

I media turchi riportano della truffa ai danni di Fernando Muslera e Fatih Terim che ha portato all’arresto di Secil Erzan, direttore di una filiala della banca Denzbank con sede a Istanbul. Il banchiere ha convinto il portiere del Galatasaray e l’ex tecnico dei giallorossi ad investire grosse somme di denaro in un fondo di investimento dal rendimento sicuro. Una truffa di circa 80 milioni di euro che ha visto coinvolti anche altri calciatori e imprenditori ottomani.

Secil Erzan è stato quindi arrestato dalla polizia insieme ad altre tre persone e avviato le indagini per capire dove siano finiti i soldi investiti dalle vittime. L’ex portiere della Lazio era stato convinto a versare 1,2 milioni di dollari con la promessa di profitto importante che ovviamente non si è mai verificato. L’uruguaiano è riuscito a recuperare 700mila dollari una volta resosi conto della truffa, gli altri erano già stati prelevati dal fondo di investimento. Si attende la conclusione delle indagini con la speranza di riuscire a risarcire le vittime.

Muslera e la Lazio

Una carriera fra Italia e Turchia con la maglia dell’Uruguay come costante. Fernando Muslera arriva in Europa grazie alla Lazio nel 2007 acquistato per una cifra di circa 3 milioni di euro. Una soluzione tampone dopo il problema nel tesserare l’argentino Carrizo dal River Plate. È stato il quinto uruguaiano nella storia della Lazio. Ha esordito in Serie A il 15 settembre 2007 contro l’Empoli, cinque gare consecutive poi è protagonista in negativo nella sconfitta casalinga contro il Milan per 1-5 che gli costa il posto scendendo in campo in Coppa Italia e un paio di apparizioni a fine stagione.

Nella stagione seguente i biancocelesti riescono a tessera Carrizo con Muslera che gli cede il numero 1 per indossare l’86. L’argentino si dimostra un flop e Delio Rossi promuove nuovamente titolare il portiere uruguaiano. Tra le partite successive si ricorda la semifinale di Coppa Italia nella quale si supera più volte contro la Juventus. È più volte chiamato in causa anche nel suo primo derby contro la Roma, dove si comporta bene contribuendo alla vittoria della Lazio.

Il 13 maggio 2009, la finale di Coppa Italia tra Lazio e Sampdoria si decide ai calci di rigore: Muslera ne para uno ad Antonio Cassano ed uno ad Hugo Campagnaro, consegnando alla Lazio la quinta Coppa Italia della sua storia. La stagione successiva consacra Muslera a portiere di ottimo livello nonostante un campionato tremendo per i biancocelesti iniziato con la vittoria della Supercoppa Italiana contro l’Inter del Triplete di Mourinho.

Le avventure sfortunate di Terim

Fatih Terim ha legato il suo nome al Galatasaray di cui è stato un simbolo sia da giocatore che poi da tecnico in diverse avventure. Soprannominato Imperatore, è l’allenatore turco più vincente della storia, avendo ottenuto alla guida dei giallorossi otto titoli nazionali campionati, tre Coppe di Turchia e quattro Supercoppe di Turchia a cui va aggiunta la storica Coppa UEFA 1999-2000, primo titolo internazionale per un club ottomano. Proprio dopo questa vittoria ha tentato l’avventura in Italia chiamato dalla Fiorentina. Una esperienza durata pochi mesi a causa dei contrasti con il Presidente Cecchi Gori complice il difficile scenario economico in cui versava la società. Si accorda quindi con il Milan l’estate del 2001 per essere esonerato a novembre a causa degli scarsi risultati.