Matteo Salvini non incontrerà Volodymyr Zelensky durante la visita del presidente ucraino a Roma. Ad annunciarlo durante un comizio elettorale, è stato lo stesso ministro delle infrastrutture infastidito dalle voci dei motivi dietro al mancato incontro.

Il leader delle Lega ha tenuto a sottolineare come il suo ruolo di Ministro dell’infrastrutture lo vede impegnato su temi che sono più vicini alla ricostruzione che alla guerra: “Il presidente del Consiglio incontra un presidente del Consiglio: leggo ricostruzioni surreali secondo le quali io non sarei andato. Mai previsto un incontro“.

Tra Salvini e Zelensky incontro non in programma

Salvini ha sottolineato come quelli di Zelensky oggi a Roma e in Vaticano siano colloqui molto importanti ma tra capi di stato: “Io spero che a tutti i tavoli si parli anche del dopo guerra e non solo di guerra”. E ha assicurato che, ove richiesto, non avrebbe avuto alcuna difficoltà ad incontrare anche lui Zelensky. “Ci mancherebbe altro: dieci giorni fa sono stato anche io alla conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina”.

Salvini, il mio ruolo è un altro

Ma il punto sembra essere un altro, infatti è lo Stesso ministro Salvini che vuole evidenziare come non c’è nessuna polemica con il presidente ucraino: “Non ci sarò, perché non sono né premier né il ministro degli esteri”. Oltre a precisare come il suo ruolo sia quello ministro delle Infrastrutture: “Mi occupo di lavori pubblici e non di guerra, ma posso dire che ci sono tanti imprenditori italiani pronti a dare una mano nella ricostruzione”.

Non sono mancate anche le polemiche con le opposizioni, Salvini ha replicato al leader di Azione Carlo Calenda, che ha precisato come sarebbe Zelensky a non avere il piacere di incontrarlo. La replica del ministro è arrivata puntulale: “Si sono sentiti al telefono? Penso che Zelensky abbia cose più importanti da fare che sentire Calenda»