Bonus centri estivi 2023: l’INPS mette a disposizione dei cittadini all’interno del proprio sito web un apposito servizio online mediante il quale hanno la possibilità di richiedere un contributo totale o parziale a ristoro delle spese che hanno sostenuto per la frequenza di un centro estivo diurno nel periodo compreso tra il mese di giugno e il mese di settembre.

In particolare, questo bonus può essere richiesto dai lavoratori dipendenti o dai pensionati iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali o alla Gestione Dipendenti Pubblici che hanno dei figli minorenni di età superiore a 3 anni e inferiore a 14 anni.

Senza perderci troppo in chiacchiere, dunque, andiamo subito a vedere tutto ciò che riguarda il bonus centri estivi 2023: che cos’è, a chi spetta, come funziona, quando e come fare domanda all’INPS per ricevere il contributo.

Bonus centri estivi 2023: che cos’è e a chi spetta

Come abbiamo già accennato durante il corso del precedente paragrafo, il bonus centri estivi 2023 è un contributo economico che viene riconosciuto a totale o a parziale copertura delle spese che sono state sostenute dai lavoratori dipendenti o dai pensionati per la frequenza per i propri figli di un centro estivo diurno in Italia nel periodo compreso tra giugno e settembre.

Per poter ricevere il contributo, i soggetti beneficiari dovranno iscriversi ad un bando tramite l’utilizzo di un’apposita piattaforma informatica denominata “Accesso ai servizi di welfare“, dedicato ai minori di età compresa tra i 3 e i 14 anni, che sono figli o orfani ed equiparati di:

  • lavoratori dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione che sono iscritti presso la Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali;
  • i pensionati che sono iscritti presso la Gestione Dipendenti Pubblici (GDP).

Bonus centri estivi 2023: come funziona

I soggetti che presentano la propria iscrizione al bando per il bonus centri estivi 2023 e che risultano vincitori riceveranno dall’INPS un contributo a copertura parziale o totale delle spese che hanno sostenuto per consentire la partecipazione ad un centro estivo diurno del proprio figlio.

La durata della frequenza del minore di 14 anni dovrà essere pari ad un minimo di 5 giorni ed un massimo di 20 giorni, anche non consecutivi.

Qualora sia soddisfatto tale requisito, i soggetti beneficiari riceveranno un contributo di importo variabile in base al valore del reddito ISEE relativo al proprio nucleo familiare e il costo settimanale che è stato sostenuto per il centro estivo.

L’importo riconosciuto ai beneficiare serve a ristorare i seguenti costi:

  • le spese sostenute per le attività ludico-ricreative e sportive;
  • le spese di vitto;
  • le spese per eventuali gite;
  • le sostenute per le altre attività che sono previste nel programma;
  • le spese per la copertura assicurativa.

Per quanto riguarda le caratteristiche fondamentali che deve avere il centro estivo, invece, la normativa vigente in materia prevede che:

“Il centro estivo deve svolgersi presso una sede conforme alle normative in materia di igiene e sicurezza, accessibile e priva di barriere architettoniche, con un locale idoneo alla distribuzione e al consumo di pasti preconfezionati monodose. Il centro deve inoltre essere dotato di servizi igienici attrezzati e accessibili, locali al coperto, aree verdi accessibili e presidio di pronto soccorso.

La struttura organizzativa del centro estivo diurno dovrà comprendere personale direttivo, educativo, ausiliario e addetto alla gestione dei giovani disabili in possesso dei requisiti previsti dalla legge per lo svolgimento di tali funzioni.”

Quando e come fare domanda all’INPS per il contributo

La domanda per il rimborso delle spese sostenute per la frequenza presso i centri estivi deve essere presentata con modalità esclusivamente telematiche entro il 30 giugno 2023.

Dopo aver effettuato l’autenticazione nell’area riservata del sito web dell’INPS, i beneficiari dovranno accedere all’interno dell’apposito servizio “Portale Welfare in un click“.

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