Bonus box auto, si può applicare lo sconto in fattura in alternativa alla detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi? Cambiano le regole per effetto della legge di conversione del decreto 11 del 2023 che ha bloccato la cessione dei crediti sui bonus e superbonus edilizi e, analogamente, anche l’applicazione dello sconto in fattura. Rispetto alla disciplina iniziale della norma, il bonus box auto con sconto in fattura non è più possibile, lasciando al committente dei lavori l’unica opzione di detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi. Le regole sulle autorimesse pertinenziali con applicazione del bonus del 50 per cento sono cambiate, dunque, in corso, lasciando un buco legislativo di due mesi tra l’approvazione del decreto legge 11 del 17 febbraio 2023 e la legge di conversione dello stesso che riporta la data 11 aprile ed entrata in vigore il giorno successivo.

Bonus box auto, si applica lo sconto in fattura? Ecco cosa prevede il decreto di blocco crediti e la conversione in legge del provvedimento

Bonus box auto, non è più possibile avvalersi dello sconto in fattura del 50 per cento. Il dietrofront del legislatore è arrivato in sede di modifiche al decreto 11 del 2023 che ha bloccato sia lo sconto in fattura che la cessione dei crediti d’imposta per lavori successivi al 16 febbraio scorso sia sui bonus edilizi che sul superbonus. In realtà, sul box auto vi è stata una dimenticanza in sede di adozione del decreto a febbraio, tanto è vero che il divieto è stato inserito solo in sede di conversione in legge del provvedimenti due mesi più tardi. Stando alle regole, lo sconto in fattura può essere utilizzato dal committente dei lavori solo se l’impresa ha presentato, non oltre il 16 febbraio scorso, la richiesta del titolo abitativo per eseguire gli interventi edilizi.

Il bonus box auto è riconosciuto nella percentuale del 50 per cento del costo di costruzione di un’autorimessa, di posti auto pertinenziali, fino a un ammontare massimo di spesa pari a 96.000 euro. L’agevolazione fiscale, che in virtù del 50 per cento genera una detrazione fiscale massima di 48.000 euro, potrà essere utilizzata fino al 31 dicembre 2024. Ma, con la rettifica della legge di conversione del decreto 11/2023, l’utilizzo dell’incentivo potrà concretizzarsi solo come detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi.

Bonus box auto, quando si può usare lo sconto in fattura e la cessione dei crediti d’imposta?

Lo sconto in fattura sul bonus box auto è possibile, quindi, solo nel caso in cui il l’impresa abbia presentato la richiesta del titolo abitativo per effettuare gli interventi edilizi. Non applicandosi più lo sconto, non è possibile – per ovvie ragioni – utilizzare nemmeno l’altra opzione di beneficio fiscale, ovvero quella della cessione dei crediti d’imposta. Rimane la detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi per un numero di anni pari a dieci. Le quote annuali da portare in detrazione devono essere tutte di pari importo.

È necessario, inoltre, che i lavori di costruzione del box auto riguardino interventi su pertinenze a edifici classificati come nuove costruzioni. L’esclusione dello sconto in fattura con cambio delle regole in corsa non ha impedito ad alcuni contribuenti di poter applicare lo sconto in fattura nel periodo tra l’adozione del decreto di febbraio e quello della legge di conversione di aprile. Durante il “buco” normativo, in assenza di una norma specifica sui box auto, in molti hanno fatto lavori scontando direttamente l’importo dell’agevolazione e rientrando della metà delle spese sostenute immediatamente. Dopo l’entrata in vigore della conversione in legge, lo sconto in fattura non è più consentito.