Ricetta medica elettronica, disabilità, Pubblica amministrazione e turismo: meno documenti e 200 semplificazioni, ecco quali sono le novità in arrivo contenute nel disegno di legge approvato nella giornata di ieri, 11 maggio, dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento va nella direzione di semplificare circa 200 procedure, permettendo la digitalizzazione, l’accorpamento e la riduzione della durata di numerosi adempimenti. Inoltre, il Ddl rientra tra gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), nella Missione M1C1. Quello delle ricette mediche elettroniche non è altro, quindi, che una parte della semplificazione delle documentazioni e degli adempimenti relativi ai rapporti dei cittadini con la Pubblica amministrazione. Ecco, nel dettaglio, di cosa si tratta.

Ricetta medica elettronica rossa e bianca, ecco come cambia la prescrizione

Adesso la ricetta medica elettronica, che si può ricevere direttamente sullo smartphone, diverrà realtà e non soggetta a scadenze, l’ultima delle quali è fissata per il prossimo anno, entrando a regime nel processo di digitalizzazione e dematerializzazione dei documenti. La prima novità è che tutte le ricette mediche saranno comprese nel nuovo regime. Pertanto, i pazienti potranno disporre sul proprio telefonino sia della ricetta “rossa”, ovvero quella del ricettario del Servizio sanitario nazionale (Ssn), che di quella bianca, che permette la prescrizione dei farmaci che non siano a carico del Servizio sanitario nazionale. Particolare attenzione è riservata dalla norma alla digitalizzazione e alla dematerializzazione delle ricette mediche ai pazienti cronici, che avranno la possibilità di beneficiare illimitatamente del servizio mediante la ripetibilità. 

Ricetta medica elettronica, come potrà prescriverla il medico e per cosa

La ripetibilità della ricetta online comporterà la possibilità, per il medico curante, di poter prescrivere in una sola ricetta sia il numero delle confezioni che la posologia nel lasso di tempo di un anno dei farmaci occorrenti. Inoltre il dottore, nel prescrivere la ricetta singola da utilizzare di volta in volta, potrà omettere anche di inserire il nome e il cognome del paziente, indicando il solo codice fiscale. 

La possibilità per i medici di emettere delle ricette dematerializzate è nata circa dieci anni fa, ma l’utilizzo si è reso frequente soprattutto durante la pandemia. Infatti, a partire dal 2020 i medici hanno prescritto i farmaci ai pazienti ricorrendo alla modalità telematica, in particolare per evitare contatti diretti e per ridurre al minimo i possibili assembramenti. A disciplinare l’uso della ricetta elettronica è stato il decreto “Cura Italia” che ha stabilito un regime valido fino al 2024. L’intervento del governo si rende quindi necessario per confermare e ampliare lo strumento elettronico, eliminando anche la scadenza del prossimo anno. 

Misure sulla disabilità e sulla carenza dei farmaci 

Oltre alle nuove misure in arrivo sulle ricette mediche, nel Consiglio dei ministri è stata inserita una norma che concerne la problematica della carenza dei farmaci, particolarmente sentita nelle ultime settimane. La norma dovrebbe prevedere la possibilità, per l’Agenzia italiana del farmaco, di stabilire delle sanzioni al verificarsi di fenomeni legati all’introvabilità delle medicine. Inoltre, la consegna dei farmaci avverrà in maniera frazionata per garantire che quelli necessari coprano i 30 giorni di terapia.

Per quanto riguarda i disabili, la norma punterà a semplificare tutte le procedure amministrative e a rendere più agevole il rapporto tra paziente e medico. In particolare, nel provvedimento sono state inserite misure che favoriscano l’abbattimento delle barriere architettoniche e la diminuzione degli oneri amministrativi. Inoltre, il disegno di legge contiene anche la novità di evitare che persone con patologie e disabilità permanenti debbano ricevere accertamenti sanitari. Questo passaggio della norma si lega alla necessità di rendere unici i procedimenti volti a riconoscere l’invalidità dei pazienti.

Pubblica amministrazione, le novità in arrivo per semplificare le autorizzazioni, l’identità digitale e i certificati stato civile

In ambito di semplificazione della Pubblica amministrazione, il disegno di legge di ieri mira alla riduzione di 50 procedure per i cittadini che riguardano i certificati. In particolare, interessati a questa riforma sono i certificati dello stato civile online, le notifiche e le identità digitali, e la certificazione delle liste di leva. Sul turismo arriva la nuova autorizzazione all’esercizio dell’attività ricettiva che potrà comprendere, nei limiti delle norme locali, anche la licenza di somministrazione degli alimenti e delle bevande. Sono incluse nel settore turistico anche le licenze relative alle attività di organizzazione dei congressi, con ingresso permesso anche alle persone che non alloggino nella struttura. Un’autocertificazione, inoltre, è consentita alle attività termali per il rinnovo dell’autorizzazione alla relativa attività.