Riccardo Fortunati, uno dei candidati in lista per Bandecchi sindaco, racconta a Tag24 il suo progetto per migliorare e potenziare Terni, soprattutto dal punto di vista turistico. “I flussi di turisti in Umbria sono in costante aumento, ma la fetta che arriva nel Ternano è pari al solo 5%. Le motivazioni e le problematiche che limitano fortemente l’incremento di questa misera percentuale sono da ricercarsi nella scarsa cultura del turismo e di professionalità, nella mancata valorizzazione del territorio, nella assenza di marketing turistico coordinato, nella carenza di strutture ricettive di livello ed infrastrutture, nonché nel totale disinteresse del decoro urbano”, spiega il candidato.
Riccardo Fortunati è candidato con la lista Alternativa Popolare che sostiene la corsa di Stefano Bandecchi a Palazzo Spada.
Qual è la distinzione fra visitatore e turista?
“Vantarsi ogni anno dei numerosi e sempre crescenti ingressi registrati al Parco della Cascata delle Marmore vo sbandierare a gran voce che un raduno di camperisti ha scelto la Cascata come località di ritrovo, fa emergere come non si abbia la consapevolezza della differenza fra visitatori e turisti. Il visitatore è di passaggio, il turista si ferma e crea indotto, coinvolgendo quindi tutta la filiera: strutture ricettive, ristoranti, bar, negozi e attività complementari. L’obiettivo deve essere quello di attrarre i turisti e far sì che siano incentivati a soggiornare almeno una notte a Terni o nel territorio comunale. Il visitatore è ben accetto, ma coinvolge economicamente solo ciò che logisticamente si trova nelle immediate vicinanze dell’attrazione turistica principale”.
Lista candidati Bandecchi, la visione di Fortunati su turismo e professionalità
Parliamo della cultura del turismo e della professionalità
“Il turismo è una cosa seria, non si fa per gioco né come passatempo, altrimenti si rovina l’immagine di chi ci si dedica con competenza e conoscenza e si genera la percezione che il livello dei servizi a disposizione sia basso. La galleria che si trova dopo l’uscita della E45 di Casigliano e che divide sommariamente la provincia di Terni da quella di Perugia, funge da spartiacque fra due realtà profondamente diverse. Le strutture alberghiere sono numerose e di livello quantomeno medio-alto (Country Chic Resort & SPA “Roccafiore” o Hotel “Bramante” 4* per citarne solo due), la mentalità turistica è completamente diversa. Si lavora con professionalità e con la cura dei dettagli. La qualità è la discriminante che incide sul potenziale cliente per scegliere. Il prezzo è un fattore secondario. Velocità e immediatezza nel rispondere alle richieste via mail, sito web accessibile e dinamico (possibilmente con booking on-line), pagina Facebook aggiornata, chiarezza nella presentazione dei servizi offerti dalla propria attività, uniformità di trattamento per potenziali clienti italiani o stranieri, capacità di confrontarsi con clientela straniera (essendo quindi in grado di parlare almeno la lingua inglese), formazione del personale, rete di rapporti con attività limitrofe (siano esse sportive o enogastronomiche) e riconoscimento del ruolo rivestito da agenzie di viaggio e tour operator, sono solo alcuni degli aspetti che possono aiutare ad operare in modo migliore”.
Cosa può dire della valorizzazione del territorio e del marketing turistico?
“Bisogna saper valorizzare ciò che si ha a disposizione. Se non si ha molto, va sfruttato al massimo e al pieno delle potenzialità quel poco che si ha. La valorizzazione passa per una capacità di vendita e di promozione delle attrattive che va pianificata e studiata con investimenti a lungo termine. Questo è possibile se si è coscienti dei propri punti di forza e di debolezza. Il territorio è già pronto per il turismo eco-sostenibile (eco inteso come ecologicamente ma anche economicamente). Non dobbiamo pensare ad un turismo di massa, fatto di gruppi e orde di barbari, ma ad un turismo di qualità, fatto di individuali e piccoli gruppi (10-20 pax). Siamo in grado di assorbire flussi del genere, senza snaturare le attività e le esperienze che proponiamo. L’artigianalità che offriamo, unita alla qualità ed alla spontaneità, devono essere il nostro punto di forza. Musei, mostre, esposizioni, eventi, appuntamenti, rassegne: tutto va promosso e sviluppato nell’ottica del turista, non del visitatore. E’ vergognoso che una città con 120mila abitanti non abbia un teatro degno di chiamarsi tale. Le stagioni teatrali e i concerti che vi si potrebbero tenere di certo sarebbero un motivo per poter attrarre turisti”.
La ricettività e l’importanza delle infrastrutture
Sul tema della ricettività?
“Non esiste a Terni (città) o nei pressi della Cascata delle Marmore una struttura con SPA e centro benessere. Il livello è medio/medio-basso: tre hotel 4* (2 in centro ed uno in zona direzionale), tre hotel 3* (zona stazione), un residence fuori dal centro e pochissimo altro. I servizi sono per lo più rivolti ad una clientela business e non leisure. Il resto è roba da Airbnb, non accettabile per un territorio che potrebbe fare del turismo un motore dell’economia. Non è pensabile che ci sia questa carenza in una città che ha una delle Cascate più alte del mondo ad 8km dal centro storico. L’area del Parco è logisticamente penalizzata dalla conformazione geografica, ma potrebbe essere sfruttata decisamente meglio con progetti ed investimenti a lungo termine. Pensare in grande e guardare al futuro è una prerogativa che non è mai stata il valore portante delle Amministrazioni Comunali ternane, incapaci di attrarre investitori del settore”.
Quanto sono importanti le infrastrutture e il decoro urbano?
“Il biglietto da visita non è importante, è fondamentale. Tutto deve risultare gradevole e deve trasmettere una idea di cura e pulizia. Chi arriva deve avere la percezione che si trova in una città viva e ospitale, non una località in cui il degrado è dietro l’angolo. Nel nostro caso la Cascata delle Marmore è il motore dell’economia turistica ed è necessario quantomeno rendere più presentabile ed accattivante l’ambiente circostante: strade, edifici, attività, segnaletica, parcheggi ed infrastrutture in genere. Lo spettacolo che si ha venendo dalla Valnerina è imbarazzante: area Ex-Viscosa e abitazioni in via ex-Carburo in primis. Discorso simile per Piazzale Fatati e gli edifici che ospitano i pochi negozi di souvenir. Un progetto lungimirante dovrebbe prevedere la demolizione di tutto l’esistente e la costruzione di una struttura alberghiera con SPA e centro benessere, unitamente ad una serie di attività correlate al possibile indotto della Cascata delle Marmore (negozi, bar, ristoranti, attività sportive, centri escursione, etc) La visione a lungo termine è ciò che può far diventare Terni una destinazione accattivante dal punto di vista turistico. Richiede impegno, investimenti e tempo. Non esiste un modello perfetto nel turismo, poiché tutte le idee sono vincenti quando e finché funzionano, è però ben chiaro quello che non va. Porvi rimedio è la prima tappa per il raggiungimento dell’obiettivo”.