Il Pakistan è caduto nel caos dopo l’arresto dell’ex primo ministro Iman Khan, oscillando, lui, tra le sorti che vorrebbero imporgli i suoi detrattori e le grandi manifestazioni di piazza portate avanti dai suoi sostenitori –  10 persone sono state uccise e 2000 arrestate.

Ma nella giornata di ieri, 11 maggio, è arrivata una grande novità: la Corte Suprema del Pakistan ha stabilito che il drammatico arresto di questa settimana dell’ex primo ministro Imran Khan con l’accusa di corruzione è stato illegale. E così il tribunale ha ordinato l’immediato rilascio del signor Khan. I suoi avvocati avevano sostenuto che la sua detenzione dai locali del tribunale di Islamabad martedì era illegale.

Pakistan, l’arresto di Imran Khan è illegale: lo dice la Corte Suprema

L’arresto avvenuto martedì ha intensificato le crescenti tensioni tra lui e i militari. Il leader dell’opposizione, estromesso con un voto di fiducia nell’aprile dello scorso anno, è stato portato in tribunale su ordine del giudice supremo del Pakistan.

Il signor Khan era circondato dai suoi avvocati di fronte ai tre giudici della Corte Suprema mentre gli dicevano che a causa del modo in cui era stato arrestato martedì – all’interno di un complesso giudiziario, conducendo test biometrici – l’arresto non era valido. “Il tuo arresto non è valido, quindi l’intero processo deve essere fatto marcia indietro”, ha detto a Khan il presidente della Corte Suprema Umar Ata Bandial. Ora sarebbe sotto la protezione della Corte Suprema.

Il suo partito Pakistan Tehreek-e-Insaf (PTI) afferma che i casi contro di lui sono politicamente motivati. L’arresto ha fatto infuriare i suoi sostenitori: le ultime 48 ore hanno visto violenze diffuse e rari attacchi a strutture statali e militari.

La condanna squalificherebbe l’ex star internazionale del cricket – primo ministro dal 2018 al 2022 – dalla candidatura, forse a vita. Le elezioni sono previste entro la fine dell’anno.

Ora l’ex primo ministro pakistano Imran Khan deve essere liberato dalla custodia, un giorno dopo che la Corte Suprema ha dichiarato illegale il suo drammatico arresto con l’accusa di corruzione: i giudici hanno concesso a Khan una libertà su cauzione protetta, il che significa che non potrà essere nuovamente arrestato con tali accuse per due settimane. Il tribunale ha anche ordinato che non potesse essere arrestato per nessuna accusa presentata dopo martedì scorso fino al 17 maggio.

Nonostante le sentenze, le accuse di corruzione contro il signor Khan sono ancora valide.