Si è conclusa da pochi minuti la prima udienza preliminare per il processo che vede coinvolti i tre eco-attiviti di Ultima Generazione che il due gennaio scorso imbrattarono la facciata di Palazzo Madama, sede del Senato, con della vernice arancione lavabile. Prossimo appuntamento il 18 ottobre. Nel frattempo, però, non sono mancate le sorprese. All’uscita dal Tribunale Ordinario di Piazzale Clodio, infatti, l’avvocato dei ragazzi Cesare Antetomaso ha infatti dato la notizia che, oltre il Senato, che lo aveva già preannunciato da tempo, anche il Ministero della Cultura e il Comune di Roma si sono costituiti parte civile nel processo contro i ragazzi.
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Il processo ad Ultima Generazione
Sorpresa, per l’appunto, e anche delusione quella espressa in merito anche dai ragazzi. Laura, Alessandro e Davide hanno infatti rilasciato brevi dichiarazioni all’esterno dei cancelli, insistendo sulla legittimità delle proprie azioni, che mai hanno avuto come scopo quello di danneggiare il palazzo storico. Proprio questa – danneggiamento aggravato – è infatti l’accusa di cui sono chiamati a rispondere. Reato che, insieme al proprio avvocato, stanno cercando di far ridimensionare in semplice imbrattamento. Il colore denunciano i ragazzi, già due ore dopo l’azione era stato lavato via senza lasciare alcuna traccia.
I tre ragazzi ci mettono quindi la faccia, affermando che erano consapevoli di quello a cui andavano incontro, e che sono pronti ad assumersi le giuste responsabilità: “rifaremmo tutto”, dice Davide con orgoglio. Tutti e tre insistono nel dire che questo tipo di azioni sono necessarie per risvegliare l’attenzione nei confronti di un problema – quello del riscaldamento climatico – che è già attualissimo e fa sentire tutta la sua gravità ogni giorno.
A sostenerli nella loro battaglia, oggi uno schieramento nutrito di associazioni, politici e società civile che sono accorsi all’esterno del tribunale per manifestare il loro supporto alla causa. Partecipazione anche di diversi partiti di sinistra, da Alleanza Verdi e Sinistra a Potere al Popolo, passando per esponenti dei 5 Stelle e membri di Rifondazione Comunista. Proprio per questo, fa ancora più clamore la decisione del Comune di Roma, a guida PD del sindaco Roberto Gualtieri, di costituirsi anch’esso parte civile nel processo contro i ragazzi.
Laconico il commento a riguardo di Laura:
“Vi aspettavate che un’amministrazione di centrosinistra si schierasse contro di voi?”
“No”.