Era il 2 gennaio scorso quando gli attivisti di Ultima Generazione imbrattavano la facciata di Palazzo Madama, sede del Senato italiano, con della vernice arancione lavabile. La polizia è intervenuta prontamente, mettendo in stato di fermo gli autori del gesto. Oggi, venerdì 12 maggio, tre di loro, Laura, Davide e Alessandro, tutti giovanissimi rispettivamente di 26, 23 e 21 anni, saranno al Tribunale Ordinario di Piazzale Clodio per la prima udienza del processo a loro carico. L’accusa nei loro confronti è di danneggiamento aggravato, che rischia di trasformarsi in una pena fino a tre anni di reclusione.

Un mese fa il Consiglio dei ministri aveva infatti promulgato un nuovo disegno di legge contro i cosiddetti “eco-vandali”, pensata ad hoc per punire più duramente questo tipo di manifestazioni e proteste, che negli ultimi tempi si sta espandendo a macchia d’olio. Il collettivo Ultima Generazione, infatti, non è nuovo a questo tipo di azioni dimostrative. Il loro obiettivo dichiarato è quello di svegliare la coscienza dei cittadini attraverso messaggi plateali, che però non rilasciano danni – la vernice utilizzata, ricordiamo, è completamente lavabile. Il motivo delle proteste è duplice: da una parte risvegliare le coscienze della popolazione sulla gravità della crisi climatica, che rischia nei prossimi decenni di mettere la parola fine alla presenza umana sulla terra – da cui il nome Ultima Generazione. Dall’altra, però, il motivo è estremamente politico: gli eco-attivisti si scagliano infatti contro lo Stato italiano colpevole, dal loro punto di vista, non solo di non fare abbastanza per combattere la crisi, ma anche e soprattutto di esserne complice, continuando a finanziare un tipo di economia che sta portando il genere umano al collasso.

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Il presidio a sostegno degli attivisti di Ultima Generazione a processo

Per sostenere i tre attivisti in attesa di processo, Ultima Generazione ha convocato un sit-in all’esterno del tribunale. Alla manifestazione hanno aderito molte associazioni, anche non direttamente legate alle causa ecologica, come Amnesty International. Accanto a loro, tra gli altri, Fridays for Future, Greenpeace, molte associazioni giovanili e di studenti, ma anche la presenza di alcuni parlamentari. Dopo l’intervento di Chloe Bertini, portavoce di Ultima Generazione, al comizio sono intervenuti anche altri esponenti politici di Alleanza Verdi e Sinistra, Rifondazione Comunista e dei vecchi Verdi.

Tra questi, Nicola Fratoianni, segretario Sinistra Italiana, che ha voluto dare il suo sostegno ai tre attivisti imputati.

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Oltre al segretario del partito, ha parlato anche Angelo Bonelli, spiegando come questo processo confermi una sproporzionalità rispetto ad un atto che lo stesso politico ha definito pacifico. Il riferimento è stato alla decisione, da parte del governo, di costituirsi parte civile, ma di non farlo per la strage di Piazza della Loggia.

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