Il Questore della provincia di Bergamo ha firmato 9 provvedimenti Daspo indirizzati ai tifosi dell’Atalanta, a seguito dei cori razzisti rivolti contro Dusan Vlahovic nella sfida contro la Juventus di domenica 7 maggio. È questa la decisione presa a 5 giorni dalla gara del Gewiss Stadium, con i supporters nerazzurri che saranno costretti a scontare un divieto da 1 a 5 anni.
La ricostruzione e le indagini dopo i cori razzisti contro Vlahovic
Tutto è accaduto nel corso della gara tra Atalanta e Juventus. Gli episodi di discriminazione contro Vlahovic sono iniziati nel secondo tempo della partita, mentre l’attaccante serbo era ancora in panchina. Al minuto 65, l’arbitro Doveri è stato costretto a interrompere il gioco, per consentire allo speaker di invitare i tifosi dell’Atalanta, protagonisti dei cori razzisti contro Vlahovic, a smetterla, per evitare l’interruzione della gara. Nel finale, però, l’attaccante bianconero ha segnato il gol del definitivo 0-2, rivolgendosi nella sua esultanza alla curva casalinga. Il risultato? Mentre Vlahovic li invitava a continuare, Doveri lo ammoniva, causando così un episodio bis di quello che è accaduto con Lukaku in Coppa Italia.
A distanza di pochi giorni, è stato deciso di chiudere la curva dell’Atalanta in vista della sfida del 20 maggio contro l’Hellas Verona. Anche qui, si possono riscontrare somiglianze con ciò che è accaduto con il settore dell’Allianz Stadium della Juventus.
L’ultimo provvedimento arriva dal Questore della provincia di Bergamo, che nella mattinata di 12 maggio ha deciso di firmare 9 Daspo per i tifosi dell’Atalanta. A favorire le indagini sono stati degli accertamenti tramite la videosorveglianza del Gewiss Stadium. Per 2 dei supporters nerazzurri che sono stati condannati, si aggiungerà l’obbligo di firma durante le partite dell’Atalanta. Il motivo? I due tifosi si erano già resi protagonisti di episodi di violenza. In queste ore sono in corso ulteriori accertamenti per individuare gli altri responsabili dell’accaduto.
Gravina concede la grazia a Vlahovic
Come accaduto con Lukaku in vista della semifinale di ritorno di Coppa Italia, il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha deciso di annullare l’ammonizione di Vlahovic. Di seguito le sue parole, riportate dalla Gazzetta dello Sport: “Siamo contro ogni forma di razzismo, farò con Vlahovic come con Lukaku. C’è una competenza politica, etica e di civiltà della quale mi assumo la piena responsabilità, esercitandola nei limiti consentiti dal buon senso e dal diritto. È quello che ho fatto e che farò se dovessero verificarsi le stesse condizioni nel caso Vlahovic. La nostra Federazione ma tutto il mondo dello sport è contro ogni forma di razzismo, contro i razzisti, di qualunque forma e colore, Lukaku e Vlahovic che siano, non facciamo distinzione di maglie”.