Il Sudan si sveglia oggi con una buona notizia: dai negoziati diplomatici in Arabia Saudita tra le fazioni in guerra arriva l’accordo per far partire aiuti umanitari. Nel frattempo però si tratta ancora per arrivare a una nuova tregua temporanea. Nessun cessate il fuoco è in vista dopo la fine dell’ultimo previsto, ma i civili coinvolti nel conflitto saranno tratti in salvo o raggiunti dalle necessarie attenzioni mediche.
Dai colloqui di pace per il Sudan in corso in Arabia Saudita, più precisamente a Gedda, si apprende infatti che le parti sono disposte a far entrare assistenza umanitaria nel Paese, a consentire il ripristino dell’energia elettrica, dell’acqua e dei servizi di base. Oltre a ciò, le fazioni si impegnano a togliere tutte le forze armate dagli ospedali e organizzare una sepolture dignitosa per i morti durante il conflitto.
Sudan, negoziati in Arabia Saudita: si tratta per il cessate il fuoco
Non ci sono ancora novità per quanto riguarda l’avvio di una nuova tregua in Sudan. Un cessate il fuoco sarebbe necessario a rendere davvero efficace e veloce l’arrivo degli aiuti umanitari, che altrimenti potrebbero essere fermati dal conflitto. La proposta attualmente sul tavolo riguarda una tregua di 10 giorni, ma le parti, dopo aver fatto un passo indietro sull’assistenza ai civili, non sembrano essere decise a concederla.
Così commenta un funzionario degli Stati Uniti, che richiede di restare anonimo, a proposito dell’azione umanitaria in Sudan e del proseguire del conflitto:
Questo non è un cessate il fuoco. Questa è un’affermazione dei loro obblighi ai sensi del diritto umanitario internazionale, in particolare per quanto riguarda il trattamento dei civili e la necessità di creare spazio affinché gli operatori umanitari possano operare.
La speranza a cui i funzionari coinvolti nei negoziati si appellano, è che le fazioni in guerra siano obbligate ad una temporanea interruzione delle ostilità proprio dal passaggio dei soccorsi:
Ci auguriamo, con cautela, che la loro disponibilità a firmare questo documento possa creare uno slancio che li costringerà a creare spazio per portare aiuti umanitari.
prosegue l’inviato USA. Le due parti però sembrano ancora molto disallineate.
Le condizioni della popolazione in Sudan peggiorano
I negoziati in Arabia Saudita per il Sudan arrivano in un momento di estrema difficoltà per la popolazione locale. Il Programma Alimentare Mondiale dell’ONU ha diramato la notizia che a Khartoum gli eserciti in guerra avrebbero saccheggiato generi alimentari per un valore complessivo di milioni di dollari, lasciando affamati i cittadini. Dal 15 aprile, data di inizio del conflitto, sarebbero ben 700.000 gli sfollati stimati dall’Organizzazione mondiale per le migrazioni, di questi 368.000 sono bambini.
Da qui la necessità di nuovi negoziati in Arabia Saudita per il Sudan. Al tavolo si sono seduti il capo dell’esercito Abdel Fattah al-Burhan, il comandante paramilitare Mohamed Hamdan Daglo, gli Stati Uniti e le Nazioni Unite. L’obiettivo degli aiuti ai civili è stato raggiunto, mentre si spera ancora per l’avvio di una tregua.