Primo atto dell’era Roberto Sergio in Rai. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla designazione dell’attuale direttore di Radio Rai come componente del consiglio di amministrazione al posto del dimissionario Carlo Fuortes. Sarà poi l’assemblea degli azionisti, convocata per lunedì alle 10, a proporlo come amministratore delegato e il cda, in programma subito dopo, a nominarlo. Lo stesso giorno Sergio potrebbe indicare come direttore generale Giampaolo Rossi, uomo di fiducia di Fratelli d’Italia, che al termine del mandato, tra un anno, dovrebbe prendere la guida dell’azienda. Le ipotesi di un rinvio della designazione si sono spente in mattinata, quando nella maggioranza è stato trovato l’accordo sul quadro complessivo delle nomine, anche sul comando di polizia e guardia di finanza. La Lega, in cambio del via libera al nuovo tandem che guiderà Viale Mazzini, ha ottenuto anche rassicurazioni sulle direzioni nella tv pubblica che presto verranno rinnovate. L’intesa spiana la strada all’investitura di Sergio in cda, che dovrebbe poter contare, oltre che sul proprio, sui voti della presidente Marinella Soldi, di Simona Agnes in quota Forza Italia, Igor De Biasio per la Lega. Incerti i voti dell’opposizione: Francesca Bria, rappresentante del Pd, sarebbe orientata per il no, Riccardo Laganà, membro eletto dai dipendenti, potrebbe astenersi come aveva fatto per gli altri Ad, mentre è incerto il voto di Alessandro di Majo in quota M5s, che valuterà in base ad eventuali intese con la maggioranza anche sul pacchetto di nomine in arrivo. Sergio e Rossi si metteranno subito al lavoro per ultimare i palinsesti autunnali. Per questo è possibile che le prime investiture arrivino già nel consiglio di amministrazione in programma giovedì 18 maggio.

In arrivo Giampaolo Rossi Direttore Generale

L’urgenza è cambiare le direzioni dei generi che sono in prima linea per la predisposizione dei programmi. All’Intrattenimento Prime Time la Lega avrebbe ottenuto l’arrivo di Marcello Ciannamea, con il possibile passaggio di Stefano Coletta alla Direzione Nuovi Formati, che nell’ottica della trasformazione digitale dovrebbe acquistare sempre maggior peso. Al Day Time appare destinato Angelo Mellone, vicino a Fratelli d’Italia, al posto di Simona Sala, che potrebbe prendere la guida di Radio 2, con il passaggio di Paola Marchesini a capo staff di Sergio. Se non si dovesse riuscire a trovare l’accordo già per la prossima settimana, le nomina alle testate potrebbero slittare alla settimana successiva, forse al 25 maggio. L’intento è muoversi speditamente, evitando che restino dirigenti senza incarico. Il direttore di Adnkronos Gian Marco Chiocchi, apprezzato dalla premier, dovrebbe prendere la guida del Tg1, al posto di Monica Maggioni che andrebbe alla direzione per l’Offerta editoriale, dalla quale potrebbe andar via Francesco Giorgino per guidare l’Ufficio Studi. Al Tg2 in pole Antonio Preziosi, spinto da Forza Italia, con il trasferimento di Nicola Rao alla Direzione Relazioni Istituzionali, mentre al Tg3 dovrebbe essere confermato Mario Orfeo.