Assegno sociale 2023: l’INPS mette a disposizione dei cittadini che hanno la residenza all’interno del territorio e che si trovano in una situazione di disagio economico un servizio mediante il quale è possibile richiedere all’Istituto un contributo denominato “assegno sociale”.

A tal proposito, ecco qui di seguito tutto ciò che riguarda questa prestazione economica: che cos’è, a chi spetta, requisiti e come fare domanda all’INPS.

Assegno sociale 2023: che cos’è e a chi spetta

L’assegno sociale è una prestazione economica che viene riconosciuta dall’INPS, dietro presentazione di un’apposita domanda da parte dei soggetti beneficiari.

In particolare, questa misura viene erogata a tutti i cittadini, sia italiani che stranieri, purché abbiano la residenza in Italia e purché si trovino in condizioni economiche disagiate, con l’ammontare dei redditi annuali di importo inferiore rispetto al limite minimo previsto dalla normativa vigente in materia.

Le caratteristiche principali di questo beneficio economico, il quale ha sostituito la pensione sociale, sono le seguenti:

  • la natura assistenziale;
  • la non esportabilità, ovvero il mancato riconoscimento nel caso in cui il soggetto richiedente abbia la propria residenza all’interno di un Paese situato all’estero;
  • la non reversibilità per quanto riguarda i familiari superstiti del soggetto che ha presentato la domanda all’INPS.

L’assegno sociale, nello specifico, spetta ai seguenti soggetti, a patto che abbiano un reddito annuale inferiore rispetto alle soglie che sono previste dalla legge:

  • i cittadini italiani;
  • i cittadini comunitari che risultano iscritti all’anagrafe presso il comune di residenza;
  • i cittadini extracomunitari che sono familiari di un cittadino comunitario;
  • i cittadini extracomunitari che sono titolari di un permesso di soggiorno UE di lungo periodo;
  • i cittadini stranieri o apolidi che sono titolari dello status di:
    • rifugiato politico;
    • protezione sussidiaria.

Assegno sociale 2023: requisiti

Per ricapitolare quanto abbiamo detto durante il corso del precedente paragrafo, l’assegno sociale viene erogato a tutti quei cittadini che possiedono i seguenti requisiti:

  • un’età anagrafica di almeno 67 anni;
  • uno stato di disagio economico;
  • la cittadinanza italiana e le circostanze ad essa equiparate;
  • la residenza effettiva all’interno del territorio italiano;
  • il soggiorno legale e continuativo in Italia da almeno 10 anni.

La situazione di bisogno economico, in particolare, si verifica nel momento in cui viene appurato che il reddito annuale percepito dal soggetto richiedente risulta inferiore rispetto al limite minimo previsto dalla legge.

A tal proposito, bisogna prendere in considerazione i seguenti redditi, sia che essi appartengano al richiedente sia che appartengano al coniuge o all’unito civilmente:

  • i redditi per i quali è dovuta l’IRPEF;
  • i redditi esenti da imposta;
  • i redditi per i quali deve essere versata una ritenuta alla fonte;
  • i redditi soggetti a imposta sostitutiva;
  • i redditi di terreni e fabbricati;
  • le pensioni di guerra;
  • le rendite vitalizie che vengono riconosciute dall’INAIL;
  • le pensioni dirette che vengono riconosciute da Stati esteri;
  • le pensioni e gli assegni che vengono riconosciuti ai seguenti soggetti affetti da disabilità:
  • gli assegni alimentari.

Come fare domanda

Per poter ricevere l’assegno sociale, i soggetti che possiedono tutti i requisiti che sono previsti dalla legge e che abbiamo indicato durante il corso del precedente paragrafo, devono presentare un’apposita domanda all’INPS con modalità esclusivamente telematiche.

In particolare, ecco quali sono le modalità attraverso le quali i cittadini che si trovano in condizioni di disagio economico possono richiedere la prestazione economica all’Istituto:

  • richiesta tramite l’apposito servizio online presente sul sito web dell’INPS;
  • richiesta tramite il Contact Center integrato dell’Istituto, telefonando al numero verde 803 164 (da rete fissa) oppure chiamando il numero 06 164 164 (da rete mobile);
  • richiesta presso gli enti di patronato e gli intermediari dell’INPS, utilizzando gli appositi servizi telematici che vengono messi a disposizione da questi ultimi.