Arriva l’ordinanza anti incendio per il Comune di Roma. A firmarla è stato il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri che, per prevenire il rischio che si propaghino roghi, il 9 maggio scorso ha firmato il provvedimento che riguarda tutti proprietari e possessori privati di terreni agrari, di pascoli o anche di pezzi di terra su cui siano presenti degli alberi, ad effettuare regolarmente operazioni di pulizia e manutenzione. L’obbligo è di non lasciarli incolti, di curare e ridurre le sterpaglie, tenere bassa l’erba e mantenerli in modo che non possano creare rischio di incendio. Con l’arrivo della stagione calda e il conseguente rischio che possano crearsi roghi dovuti al caldo, il sindaco Gualtieri dispone che l’ordinanza (numero 55 del 9 maggio), venga attuata e rispettata dalla metà di giugno alla fine di settembre, pena per chi non dovesse rispettarla è prevista una multa se non l’arresto. Infatti, chiunque venisse sorpreso a violare l’ordinanza rischia fino al carcere, se colto a provocare un incendio. Altrimenti le multe, comunque salate, sono previste da un minimo di 5.000 ad un massimo di 50.000 euro.
Il Sindaco di Roma Gualtieri firma l’ordinanza anti incendi, multe a chi non fa manutenzione al proprio spazio verde
Rispetto allo scorso anno, il primo cittadino della Capitale, ha firmato la disposizione con un mese di anticipo in cui viene anche specificato che sono: “Previste anche alcune prescrizioni per enti e privati possessori di boschi, terreni agrari, prati, pascoli ed incolti, che devono effettuare operazioni di pulizia o realizzare apposite fasce parafuoco per prevenire l’insorgere e il propagarsi di incendi“.
Secondo quanto ordinato dal Comune di Roma, il rispetto delle direttive naturalmente riguarda l’intero il territorio capitolino, soprattutto è sottolineato, sono inclusi i cosiddetti periodi di allerta. Riguardano cioè i giorni in cui il rischio di incendi è maggiore, come i giorni di festa o le domeniche, ma sono compresi gli interi fine settimana per tutto il periodo estivo compreso nell’ordinanza. Proprio per queste giornale e per i tre mesi e mezzo in cui sarà attiva la direttiva del Comune, inoltre sarà severamente proibito dare il via a fuochi di ogni genere. Sarà punito chi farà cadere oggetti incendiari accesi, tipo i fiammiferi o come succede spesso ai bordi delle strade, sigarette accese che spesso sono la causa di roghi lungo le vie alberate dove, soprattutto l’estate, a causa delle alte temperature, si trovano tratti di erba secca che prende fuoco facilmente. Inoltre sarà vietato gettare a terra qualsiasi altro tipo di materiale incendiario. Sempre nello stesso periodo, che va dal 15 giugno prossimo al 30 settembre, non si potranno accendere fuochi utilizzati per la pulizia del legno in esubero (come rami tagliati o altro materiale di scarto proveniente dalla cura dei giardini e dei parchi). Sono comprese natutalmente le sterpaglie e i residui di vegetazione provenienti dai pascoli, prati, colture arboree e terreni abbandonati. In posti a rischio incendio o alla presenza di materiale facilmente infiammabile, non sarà poi permesso di usare apparecchi a fiamma o elettrici neanche per bruciare metalli. Proibiti inceneritori che producano braci e naturalmente sarà punito che verrà trovato a lanciare le “lanterne cinesi” (che ultimamemente sono diventate un’usanza anche a capodanno in alternativa ai classici ‘botti’, ma che a livello ambientale fanno diversi danni proprio perché spesso bruciano i prati su cui si vanno a depositare scatenando degli incendi). Come ogni anno i vigili del fuoco durante l’estate sono maggiormente impegnati nello spegnimento degli incendi anche per incuria. Barbecue accesi in luoghi poco controllati spesso sono stati fonte di incendi, il caldo e l’erba secca hanno fatto il resto. Per non parlare poi dei piromani che in estate approfittano proprio dei terreni poco curati per scatenare gli incendi.