Rimborso dichiarazione dei redditi 2023: a partire dalla giornata di oggi, giovedì 11 maggio 2023, i contribuenti hanno la possibilità di andare eventualmente a modificare e/o ad integrare i dati che sono stati già precompilati da parte dell’Agenzia delle Entrate, per poi inviare il modello 730 o il modello Redditi PF precompilato all’amministrazione finanziaria.
Ma, una volta inviata la dichiarazione dei redditi 2023, quando arriverà il rimborso che spetta al contribuente?
Nel caso del modello 730, in particolare, il dichiarante riceverà l’eventuale rimborso spettante all’interno della propria retribuzione, a partire dal mese di luglio 2023 ed entro il mese di novembre 2023.
Ecco qui di seguito tutte le regole che riguardano i rimborsi, le trattenute e i pagamenti relativi alla presentazione del modello 730 2023 all’Agenzia delle Entrate.
Rimborso dichiarazione dei redditi 2023: quando e come viene effettuato?
Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti e le altre tipologie di lavoratori che hanno la possibilità di presentare la dichiarazione dei redditi 2023 mediante l’utilizzo del modello 730, il rimborso sarà erogato direttamente dal datore di lavoro all’interno della busta paga relativa al mese di luglio dell’anno in corso.
Nel caso in cui, invece, dai dati che sono contenuti all’interno della dichiarazione emerge che il contribuente debba versare l’imposta dovuta all’Agenzia delle Entrate, allora sarà sempre il datore di lavoro a trattenere le somme dovute dalla busta paga relativa al mese di luglio 2023.
Però, sia nel caso del rimborso del credito d’imposta che nel caso del versamento del debito d’imposta, non verrà effettuata nessuna operazione dal sostituto d’imposta nel caso in cui l’importo spettante o dovuto sia uguale o inferiore a 12 euro.
Per quanto riguarda i pensionati, invece, le operazioni a credito e a debito saranno effettuate a partire dal mese di agosto o di settembre e, nel caso in cui il trattamento pensionistico non sia sufficiente a soddisfare il quantitativo di imposta dovuta, allora sarà trattenuta al pensionato, nei mesi successivi, la quota residua, maggiorata del tasso di interesse previsto per le ipotesi di incapienza.
Una volta che viene presentata la dichiarazione dei redditi da parte del contribuente, l’Agenzia delle Entrate ha la facoltà di effettuare dei controlli preventivi sul modello in questione, entro il termine di 4 mesi dalla data in cui viene inviata la dichiarazione stessa.
Dopodiché, nel caso in cui i suddetti controlli diano un riscontro positivo, il rimborso della dichiarazione dei redditi 2023 sarà effettuato entro il sesto mese successivo alla scadenza prevista per la presentazione del modello all’Agenzia delle Entrate, oppure entro il sesto mese successivo dalla data in cui il contribuente ha presentato la dichiarazione, qualora sia successivo alla scadenza.
In sostanza, nel caso in cui il modello 730 2023 venga presentato in assenza di un sostituto d’imposta, sia che si tratti di una dichiarazione in forma precompilata e sia che si tratti di un modello ordinario, l’eventuale rimborso spettante o l’eventuale trattenuta dovuta saranno effettuati secondo le seguenti modalità:
- qualora in seguito alla presentazione della dichiarazione dei redditi 2023 emerge un debito d’imposta, allora il contribuente avrà la possibilità di versare l’imposta dovuta tramite l’utilizzo del modello F24, sia effettuando un pagamento online che stampando il modello per poi effettuare il pagamento di quanto dovuto con le modalità ordinarie (in caso di presentazione del modello 730 tramite un Caf o un professionista abilitato, allora questi ultimi provvederanno ad inviare il pagamento tramite modello F24 direttamente all’Agenzia delle Entrate oppure forniranno il modello F24 compilato al contribuente almeno 10 giorni prima della scadenza prevista, in modo da permettergli di effettuare il pagamento di quanto dovuto);
- qualora in seguito alla presentazione della dichiarazione dei redditi 2023 emerge un credito d’imposta, allora il contribuente riceverà il rimborso spettante direttamente sul proprio codice IBAN che ha fornito in precedenza all’Agenzia delle Entrate.