Al via oggi la terza edizione degli Stati Generali della Natalità presso l’Auditorium della Conciliazione, in Città del Vaticano. L’evento, organizzato dalla Fondazione per la Natalità del Presidente Gigi De Palo, prevede l’intervento delle massime autorità politiche del paese di maggioranza e opposizione, che si confronteranno così sul tema critico della natalità. Per domani il programma prevede anche gli interventi della premier Giorgia Meloni e del Santo Padre Francesco.
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Stati Generali della Natalità, le parole di Elena Bonetti
Oggi, invece, si sono susseguiti rappresentanti di tutte le forze politiche. Ad aprire le danze dopo la presentazione di De Palo, la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella. Nel pomeriggio, invece, hanno disertato l’incontro in presenza Antonio Tajani – in viaggio di Stato con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Norvegia – Matteo Salvini ed Elly Schlein, che però hanno preso parte all’incontro in via telematica. Solo un messaggio video registrato da parte del presidente dei 5 Stelle Giuseppe Conte e del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
All’evento hanno preso parte anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e due rappresentanti del Terzo Polo, Mara Carfagna ed Elena Bonetti, ex ministro delle Pari Opportunità nella scorsa legislatura, durante la quale ha curato il celebre Family Act.
Proprio Bonetti, a margine dell’incontro, ha rilasciato delle dichiarazioni alla stampa, aprendo alla possibilità di collaborare in maniera trasversale con il governo su un tema tanto delicato come quello della Natalità. Allo stesso tempo, però, ha anche avanzato dubbi e criticità sulla posizione di Lega e Fratelli d’Italia al parlamento europeo, dove nella giornata si sono astenuti sulla ratifica della Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne.
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Il ministro Lollobrigida: “Incremento della natalità priorità di Fratelli d’Italia”
A latere dell’incontro in corso per la terza edizione degli Stati Generali della Natalità, all’Auditorium della Conciliazione, in Vaticano, anche il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida ha rilasciato dichiarazioni alla stampa.
Nucleo principale del suo intervento è stata, ancora una volta, la questione della sostituzione etnica, declinata proprio nella prospettiva della crisi della natalità che sta affrontando il nostro paese e che tante polemiche aveva già sollevato in passato. Prima, però, il ministro ci ha tenuto a sottolineare la differenza tra una razza italiana – che ha dichiarato essere un concetto inesistente – e la presenza di una identità linguistica e culturale alla quale chiunque partecipi a un convegno come gli Stati Generali della Natalità dovrebbe essere legato. Non a caso, insiste il ministro, tutte le forze politiche, anche dall’opposizione, hanno espresso la necessità di invertire il trend del calo demografico. Lollobrigida ha registrato anche la volontà delle opposizioni di operare in maniera concorde per combattere le paure che attanagliano gli italiani nel mettere a mondo nuovi figli per via del futuro precario a cui vanno incontro, augurandosi un intervento solido dell’intero parlamento.
Il titolare del ministero dell’Agricoltura ha indicato nell’incremento della natalità una delle priorità di Fratelli d’Italia, che destinerà le pur limitate risorse che ha a disposizione in quanto forza di maggioranza al tema.
Arriva poi il momento della sostituzione etnica.
Il ministro ha rimarcato la differenza tra le sue precedenti dichiarazioni e teorie complottiste che a loro volta richiamano a fenomeni che nella storia sono successi. Nello specifico, Lollobrigida cita il caso di Stalin nella Russia sovietica, ma anche del fascismo e del tentativo di operare una sostituzione etnica – fallita – in Alto Adige. L’obiettivo del ministro, usando quell’espressione, fa invece riferimento alla necessità di dare maggiore vigore al mantenimento e alla prosecuzione della cultura e dell’identità nazionale italiana.
All’esterno, Lollobrigida ha poi rilasciato un’ultima dichiarazione, ringraziando l’ex ministro Elena Bonetti e tutte le opposizioni che decideranno di collaborare al tema in maniera trasversale, sottolineando come Fratelli d’Italia aveva fatto lo stesso quando si trovava dall’altra parte dei banchi. In questo modo, ha avuto anche l’opportunità di ricordare come, pur essendo ministro dell’Agricoltura, e quindi non coinvolto in prima persona sulla questione, ha comunque a cuore il perseguimento dell’identità italiana attraverso l’incremento della natalità.
Ha poi chiuso la sua partecipazione affermando di non essere d’accordo nel cercare in ogni caso un nesso tra aumento del lavoro e possibilità di fare figli, indicando come esempio il fatto che nel Terzo Mondo la natalità è altissima nonostante non ci sia una situazione lavorativa generalmente florida.
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M5S: “Meloni sostituisca Lollobrigida”
Critiche arrivano, senza farsi attendere troppo, dal Movimento 5 stelle che chiede alla premier Giorgia Meloni di sostituire il cognato alla guida del ministero.
“Dopo la sostituzione etnica, la difesa dell’etnia italiana. Lollobrigida continua a rilasciare dichiarazioni gravissime, semplicemente inaccettabili. La Presidente Meloni non può più fare finta di niente. Sostituisca Lollobrigida, oppure ammetta che quella del ministro è la linea di tutto il suo governo”.
Scrivono in una nota congiunta senatori e deputati del Movimento 5 Stelle nelle Commissioni Agricoltura.
Schlein: “Il concetto di razza non dovrebbe esistere”
La leader del Partito Democratico, Elly Schlein, torna alla carica contro il ministro Lollobrigida e le sue parole a margine dell’incontro sulla Natalità, giudicate “estremamente sbagliate”.
“Non sono le prime, proprio il concetto di razza non dovrebbe esistere, ha detto esistono più razze. Ero presente anch’io, penso ci si debba concentrare sulla natalità, ad esempio incrementare l’assegno alle famiglie no alle detrazioni fiscali che lasciano fuori 9 milioni e passa di persone, poi investire maggiormente su servizi e asili nido, combattere la precarietà, dice a Piazza Pulita”.