Cos’è la convenzione di Istanbul? Si tratta di uno strumento internazionale per contrastare la violenza domestica e di genere.
La convenzione di Istanbul definisce e condanna la violenza di genere: una vera e propria discriminazione violazione dei diritti umani.
Sono compresi nelle violenze anche le minacce in grado di provocare sofferenza sia fisica, sia psicologica, sia economica, sia sessuale.
Approfondiamo meglio l’argomento.
Cos’è la convenzione di Istanbul? Gli obiettivi
Il Parlamento Europeo ha dato il suo sì all’adesione delle UE della Convenzione di Istanbul, volta alla prevenzione e la lotta contro la violenza delle donne.
Gli obiettivi dichiarati dalla convenzione nascono dalla necessità di tutelare le donne e di eliminare la discriminazione contro il genere femminile, in modo tale da promuovere l’uguaglianza e una parità effettiva.
In particolare, gli obiettivi vengono così enumerati nel primo articolo della Convenzione di Istanbul. Li citiamo testualmente per garantire precisione:
“1- proteggere le donne da ogni forma di violenza e prevenire, perseguire ed eliminare la violenza contro le donne e la violenza domestica;
2- contribuire ad eliminare ogni forma di discriminazione contro le donne e promuovere la concreta parità tra i sessi, ivi compreso rafforzando l’autonomia e l’autodeterminazione delle donne;
3- predisporre un quadro globale, politiche e misure di protezione e di assistenza a favore di tutte le vittime di violenza contro le donne e di violenza domestica;
4- promuovere la cooperazione internazionale al fine di eliminare la violenza contro le donne e la violenza domestica;
5- sostenere e assistere le organizzazioni e autorità incaricate dell’applicazione della legge in modo che possano collaborare efficacemente, al fine di adottare un approccio integrato per l’eliminazione della violenza contro le donne e la violenza domestica ”.
Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne
Questi obiettivi dovranno essere sostenuti e perseguiti, seguendo il meccanismo di controllo esposto all’interno della Convenzione stessa, allo scopo di ostacolare il fenomeno diffuso della violenza contro le donne, un fenomeno che nasce da una mancanza di uguaglianza e parità tra i due generi.
In particolare, la convenzione enumera in modo preciso e puntuale cosa sia la violenza contro le donne:
“Una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione contro le donne, comprendente tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce di compiere tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica, che nella vita privata”.
Gli atti di violenza, dunque, vanno da ricercarsi oltre la realizzazione dell’intenzione, fino a raggiungere anche la minaccia, dal momento che ogni sofferenza di natura fisica, sessuale, psicologica o economica è un atto di prevaricazione, che va a rimarcare la presenza di una grave discriminazione.
Cos’è la violenza di genere, convenzione di Instanbul
Inoltre, all’interno della Convenzione, si definisce cos’è la violenza di genere:
“l’espressione “violenza contro le donne basata sul genere” designa qualsiasi violenza diretta contro una donna in quanto tale, o che colpisce le donne in modo sproporzionato”.
Si tratta di una Convenzione volta a individuare e contrastare la violenza di genere, ovvero una tipologia di violenza che colpisce le donne in modo sproporzionato e si indirizza contro le donne in quanto donne.
Le misure legislative che devono essere applicate prevedono:
- l’inserimento nelle loro costituzioni nazionali o in qualsiasi altra disposizione legislativa appropriata il principio della parità tra i sessi e garantendo l’effettiva applicazione di tale principio;
- l’abolizione della discriminazione delle donne, procedendo, se è necessario, all’applicazione di sanzioni;
- l’abrogazione di leggi e pratiche che discriminano le donne.
Tale Convenzione, dunque, agisce nel cuore delle costituzioni e delle leggi, per poter garantire la parità femminile e la sicurezza delle donne stesse, nel momento in cui potrebbero essere vittime di violenza, anche tramite alcune sanzioni, che saranno da applicarsi, nel momento in cui queste ultime saranno discriminate.