Volodymyr Zelensky predica calma e sottolinea come la controffensiva sul fronte di guerra non sia ancora cominciata. Secondo il presidente ucraino c’è bisogno di altro tempo per preparare il tanto atteso contrattacco alla Russia. Lo ha dichiarato lo stesso Zelensky alla Bbc. Il leader di Kiev ha ribadito la necessità degli aiuti militari promessi dall’Occidente per la controffensiva: senza nuove armi e munizioni, l’Ucraina “perderebbe tanti uomini”.

Penso che questo sia inaccettabile. È per questo che dobbiamo aspettare. Abbiamo bisogno ancora di un po’ di tempo.

Non si tratta, dunque, di una mancanza di munizioni. Con l’arsenale attualmente a disposizione delle forze armate di Kiev, secondo Zelensky, “potremmo andare avanti e avremmo successo“. La volontà di temporeggiare sarebbe dunque dettata soltanto dall’intenzione di ridurre il più possibile il dispendio di vite umane. Tra le cose di cui i gruppi di combattimento hanno bisogno, Zelensky cita ad esempio i veicoli blindati, che “arrivano in lotti”.

Guerra, Prigozhin (Wagner) smentisce Zelensky sulla controffensiva: “È già in pieno svolgimento”

Secondo il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin, Zelensky “mente” sulla controffensiva ucraina, che è già “in pieno svolgimento”. Il leader dei mercenari russi avvalora le parole di Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, che aveva parlato di una situazione “difficile”.

Secondo Prigozhin, qualora gli ucraini riuscissero a riprendere il controllo di Bakhmut, poi concentreranno le loro attenzioni verso le regioni di Bryansk e Belgorod. Si tratta di due territori sotto l’egemonia russa, che permetterebbero a Kiev di avere la strada spianata in direzione della regione di Zaporizhzhia. Prigozhin ha esternato le sue previsioni in un commento pubblicato sul suo canale Telegram.

Gli aiuti auspicati da Zelensky, intanto, non tarderanno ad arrivare e sembrano destinati ad aumentare il massiccio contributo offerto dall’Europa nei confronti dell’Ucraina. A tal proposito, Bloomberg riferisce di “più di 200 carri armati e 300 veicoli da combattimento di fanteria” già inviati dall’Occidente in Ucraina a partire da dicembre 2022.

Secondo il quotidiano statunitense, “in assenza di superiorità aerea e di un gruppo più numeroso e meglio preparato rispetto al 2022, il raggruppamento russo ora dipende dal coordinamento di fanteria, veicoli corazzati, genieri e difesa aerea”.