Antonio Montinaro, qual è la causa della morte? Il poliziotto faceva parte della scorta del magistrato Giovanni Falcone: è morto nella strage di Capaci il 23 maggio 1992 ad appena 29 anni.

Antonio Montinaro: causa morte, moglie e figli

Antonio Montinaro si trovava all’interno della delle tre auto blindate, una Fiat Croma, che accompagnavano Giovanni Falcone il giorno in cui è stato ucciso dalla mafia. Montinaro, insieme agli altri due agenti Vito Schifani e Rocco Dicillo, che viaggiavano con lui, morì immediatamente. La loro vettura, che apriva il corteo, fu quella investita in maniera più forte dall’esplosione avvenuta alle ore 17:57.

Non ancora trentenne, lasciò la moglie Concetta Mauro Martinez e due figli. La vedova continua a girare l’Italia per parlare del grande sacrificio del marito in quella che è passata alla storia come la strage di Capaci. In occasione di un intervento in una scuola di Avellino, risalente al 2021, ha raccontato:

Una delle prime scelte che feci fu quella di rimanere a Palermo dopo la strage di Capaci, il 23 maggio 1992. Anche senza parlare, la mia presenza a Palermo la devono sentire. E poi, semmai, sono i mafiosi che se ne devono andare da questa bella città, sono loro che si devono vergognare. Io sono la moglie di Antonio, continuo a andare in giro per l’Italia a parlare di Antonio, di quello che ha fatto per la mia famiglia, della sua onestà e del suo senso dello Stato. E ne parlo anche con i miei figli. Ancora oggi Antonio mi riempie la vita. Con la sua morte, ha dato l’esempio al mondo. La strage di Capaci appartiene a tutta l’Italia, la storia di Antonio non appartiene solo a me e ai miei figli.

Biografia

Antonio Montinaro era nato a Calimera, piccolo centro in provincia di Lecce, l’8 settembre 1962. Figlio di un pescatore, era assistente della Polizia di Stato e capo della scorta di Giovanni Falcone. Ma era anche un marito e un padre, che si divideva tra casa e lavoro.

Conosceva i rischi a cui andava incontro, e negli ultimi tempi temeva per la sua vita: ma era innamorato del suo lavoro, che svolgeva in modo professionale. Riposa nel cimitero di Santa Maria dei Rotoli a Palermo.