Jimmy Fontana, qual è la causa della morte? Il cantante, celebre soprattutto negli anni ’60, è morto nel 2013 a 78 anni, nella sua casa di Roma. Il decesso è stato causato da un’improvvisa febbre alta, da cui il fisico non è riuscito a riprendersi. Tra i suoi brani più conosciuti Il mondo, Che sarà e Beguine.
Jimmy Fontana: causa morte e malattia
Jimmy Fontana, nato a Camerino il 13 novembre 1934, è morto l’11 settembre 2013. All’epoca alcuni giornali indicarono, come causa della morte, una malattia che l’aveva colpito da tempo. Ma il giorno dopo il figlio Andrea Sbriccoli, parlando con l’Ansa, aveva chiarito:
La sua scomparsa è dovuta ad un’improvvisa febbre alta per un’infezione conseguente ad un problema che aveva ad un dente, c’è stato un abbassamento di pressione e qualcosa nel fisico non più di bambino ha ceduto. Mio padre non era affatto sparito, forse solo dalla tv, ma ha lavorato fino a qualche giorno fa con passione e successo.
Quindi non era malato, ma la sua scomparsa è stata improvvisa e inaspettata. Riposa nel cimitero di Sacrofano, vicino Roma.
Moglie e figli
Jimmy Fontana era sposato dal 1962 con Leda, conosciuta agli inizi della sua carriera.
La coppia ha avuto 4 figli: Luigi Sbriccoli, musicista e arrangiatore; Roberto, Andrea e Paola.
Biografia
Jimmy Fontana- nome d’arte di Enrico Sbriccoli- impara da autodidatta a suonare il contrabbasso. Appassionato di jazz, inizia a esibirsi con alcuni amici all’Hot club di Macerata. Dopo il diploma in ragioneria, decide di iscriversi alla facoltà di Economia e commercio a Roma. Qui frequenta altri jazzisti e comincia a collaborare con la Roman New Orleans Jazz Band. Abbandona quindi l’università per dedicarsi alla musica, scegliendo come nome d’arte il nome di Jimmy in onore di del sassofonista Jimmy Giuffre; il cognome, invece, era il risultato di una scelta casuale sull’elenco telefonico. Entra come cantante nella Flaminia Street Jazz Band, incidendo alcuni dischi. In seguito forma il gruppo Jimmy Fontana and His Trio.
Una volta intrapresa la carriera da solista, si avvicina alla musica leggera pubblicando “Diavolo”, che arriva anche in Spagna. Nel 1960 vince il Burlamacco d’Oro; mentre l’anno successivo partecipa al Festival di Sanremo, in coppia con Miranda Martino, con la canzone “Lady luna”.
Nel 1965 ottiene il suo più grande successo: “Il mondo”, con cui vince anche Un disco per l’estate. Cinque anni dopo è la volta di “L’amore non è bello (se non è litigarello)”. Nel 1971, un altro enorme successo con “Che sarà” di cui compone la musica in collaborazione con Italo “Lilli” Greco e Carlo Pes, nonché parte del testo insieme a Franco Migliacci. Il brano viene presentato al Festival di Sanremo dai Ricchi e Poveri, piazzandosi al secondo posto e subito al primo posto delle classifiche. Durante gli anni ’70 il suo successo cala, per cui decide di interrompere la sua carriera nella musica. Per cinque anni gestisce un bar a Macerata.
Torna sulle scene nel 1979 con “Identikit” e in seguito con “Beguine”, presentata al Festival di Sanremo 1982. Negli anni successivi forma il gruppo “I Superquattro” insieme a Gianni Meccia, Nico Fidenco e Riccardo Del Turco. Nel corso della sua carriera partecipa anche a film musicali o della commedia italiana. Torna a Sanremo nel 1994 con il gruppo Squadra Italia. Negli anni successivi continua a esibirsi in giro per l’Italia, facendo concerti fino a pochi giorni prima della sua morte.