Si sono concluse nel peggiore dei modi, le ricerche che per giorni hanno riguardato la scomparsa di Massimiliano Vlacci. Il 49enne di origini triestine è stato infatti trovato senza vita in un’area periferica della città nella giornata di ieri, 10 maggio. Di lui si erano perse le tracce nella notte tra domenica e lunedì scorsi, quando si era allontanato da casa senza dire nulla. Erano stati i familiari a denunciarne la sparizione. Ora gli inquirenti indagano per cercare di chiarire le cause del decesso.
Trovato morto Massimiliano Vlacci, scomparso a Trieste domenica scorsa
Sono stati giorni di tensione e paura, ma anche di speranza, quelli vissuti dai familiari di Massimiliano Vlacci, il 49enne scomparso nel nulla nella notte tra domenica e lunedì scorsi a Trieste. Giorni di ricerche e preghiere che alla fine, nella giornata di ieri, 10 maggio, si sono conclusi con la peggiore delle possibilità: il ritrovamento del corpo senza vita dell’uomo, avvenuto in un’area periferica della città. In tanti, oltre agli agenti, si erano mobilitati per mettersi sulle sue tracce, nei luoghi più e meno battuti del Triestino, da dove l’uomo, senza dire nulla, si era allontanato, lasciando le chiavi di casa e quelle della sua autovettura nell’abitazione del padre.
Un comportamento strano, che aveva subito insospettito la sua famiglia. Per questo, già lunedì, era scattato l’allarme ed erano partite le indagini. Non si sa perché l’uomo abbia deciso di allontanarsi dalla sua abitazione, né perché e come sia morto. Sul caso cercano di fare luce gli inquirenti, che in un primo momento avevano ipotizzato che il 49enne potesse essersi recato temporaneamente all’estero, forse nella vicina Croazia. Non escludono, ora, che possa aver deciso di togliersi la vita. Noto per il suo passato da playmaker di ottimo livello, Vlacci era benvoluto e stimato da tutti, in città, soprattutto negli ambienti sportivi. Gli stessi che ancora, con passione, continuava a frequentare.
Non hanno avuto buon esito, alla fine, i vari appelli lanciati sui social con l’obiettivo di riportarlo a casa.
Raggiunti dalla triste notizia, gli Attimis Warriors desiderano porgere le più sentite condoglianze alla famiglia, agli amici e alla società sportiva Dai&Vai Trieste Onlus per la prematura scomparsa di Massimiliano Vlacci, con cui si é condiviso il parquet in questi anni con la stessa grande passione per la pallacanestro. Ciao Max,
è il messaggio che la squadra Uisp attorno a cui gravitava gli ha dedicato sui social. Come loro, in tanti lo ricordano, sgomenti per quanto accaduto.
Il caso dell’uomo trovato morto carbonizzato a Prato
Proseguono intanto le indagini degli inquirenti sulla morte di Said Jaador, il 36enne trovato morto dopo essere scomparso per 20 giorni nei pressi di Prato. Le ferite rinvenute sul suo corpo, in parte carbonizzato, non lascerebbero alcun dubbio circa la morte violenta. Per questo gli agenti hanno già tratto in arresto un uomo, un 50enne di origini marocchine come la vittima, con l’accusa di omicidio volontario. Stando alle ricostruzioni emerse finora, il presunto killer avrebbe aggredito la vittima con un coltello al culmine di una lite; poi, nel tentativo di disfarsi del cadavere, avrebbe provato a dare alle fiamme il corpo, ma senza riuscirci completamente.
Negli scorsi giorni, ai familiari del 36enne, arrivati in Italia dopo la denuncia di sparizione presentata dall’ex moglie dell’uomo, erano stati recapitati dei messaggi anonimi con foto del presunto luogo di ritrovamento del corpo. Si cerca di capire se sia stato il 50enne fermato ad inviarli. Alle spalle l’uomo, irregolare in Italia, avrebbe già diversi precedenti, per reati che spaziano dallo spaccio al sequestro di persona. Insieme alla vittima viveva in subaffitto in un appartamento vicino allo stabile usato come nascondiglio per il corpo.