Dichiarazione IMU enti non commerciali: con la pubblicazione del decreto direttoriale del 4 maggio 2023 da parte del Direttore Generale del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), è stato approvato il nuovo modello di dichiarazione IMU per quanto riguarda gli enti non commerciali.
Oltre al modello, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha messo a disposizione di tali soggetti anche le istruzioni per la sua compilazione e le specifiche tecniche.
In particolare, la dichiarazione IMU 2023, relativa al 2022, deve essere presentata entro la scadenza del 30 giugno. Ecco qui di seguito tutte le informazioni che riguardano la dichiarazione relativa all’imposta municipale unica: quali sono i soggetti che sono obbligati a presentare il modello? Come e quando bisogna presentarlo?
Dichiarazione IMU enti non commerciali: il Ministero dell’Economia e delle Finanze approva il nuovo modello e fornisce le istruzioni per la compilazione
L’art. 1 del decreto del Direttore Generale del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) del 4 maggio 2023 dispone l’approvazione del modello relativo alla dichiarazione IMU 2023 e la messa a disposizione delle relative istruzioni per la compilazione dello stesso per i contribuenti.
In particolare, il suddetto decreto legislativo prevede che:
“Sono approvati il modello di dichiarazione e le relative istruzioni, allegati al presente decreto di cui ne costituiscono parte integrante, agli effetti dell’imposta municipale propria (IMU), di cui all’articolo 1, commi da 738 a 783 della legge 27 dicembre 2019, n. 160 (di seguito: “Dichiarazione IMU ENC”).”
L’aggiornamento del modello rispetto a quello originario, il quale è stato approvato in seguito alla pubblicazione del decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 26 giugno 2014, è dovuto principalmente alle agevolazioni che sono state introdotte in seguito alla pandemia da Covid-19.
Dichiarazione IMU enti non commerciali: soggetti obbligati alla presentazione
L’art. 2 del suddetto decreto direttoriale, recante “Presentazione della dichiarazione“, invece, prevede che il nuovo modello aggiornato debba essere presentato dagli enti non commerciali per quanto riguarda gli immobili che sono posseduti e che vengono utilizzati esclusivamente per lo svolgimento delle seguenti attività di tipo non commerciale:
- le attività assistenziali;
- le attività previdenziali;
- le attività sanitarie;
- le attività didattiche;
- le attività ricettive;
- le attività culturali;
- le attività ricreative;
- le attività sportive;
- le attività previste all’interno dell’art. 16, lett. a), della legge n. 222 del 20 maggio 1985.
Perciò, qualsiasi soggetto, tra quelli che abbiamo elencato in precedenza, che possieda ed utilizzi un immobile per una o più delle attività di cui sopra, costui sarà obbligato a presentare la dichiarazione IMU per gli enti non commerciali seguendo le modalità e le tempistiche che andremo ad indicare durate il corso del paragrafo successivo.
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Come e quando bisogna presentare il modello?
L’art. 3 del decreto del Direttore Generale del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 4 maggio 2023, recante “Termini per la presentazione della dichiarazione“, prevede che la dichiarazione IMU enti non commerciali relativa all’anno 2022 debba essere presentata entro il 30 giugno 2023.
Tale modello, in particolare, deve essere presentato ogni anno dai soggetti obbligati che abbiamo elencato durante il corso del paragrafo precedente, nel caso in cui il possesso dell’immobile in questione ha avuto inizio oppure ha subito delle variazioni, che hanno portato ad una modifica dell’imposta dovuta, nell’anno precedente a quello della presentazione della dichiarazione.
L’art. 4 del suddetto decreto direttoriale, invece, disciplina le modalità per la presentazione della dichiarazione IMU enti non commerciali, disponendo quanto segue:
“La dichiarazione telematica deve essere presentata al comune sul cui territorio insistono gli immobili dichiarati. Se l’immobile insiste su territori di comuni diversi, la dichiarazione IMU ENC deve essere presentata al comune sul cui territorio insiste prevalentemente la superficie dell’immobile stesso.
In caso di variazioni delle circoscrizioni territoriali dei comuni, la dichiarazione deve essere presentata al comune nell’ambito del cui territorio risultano ubicati gli immobili al 1° gennaio dell’anno cui l’imposta si riferisce.”
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