Dario Bond, deputato FDI, in esclusiva a Tag24.it: “Vergognosa la Francia con la Meloni, pensa solo agli interessi propri. FI? Avanti anche senza Berlusconi”.

Bond (FDI): “Vergognosa l’invettiva della Francia su Meloni”

Come giudica l’atteggiamento ostile da parte della Francia nei confronti del Governo Meloni?

“La Francia e il governo francese antepongono la loro politica e i rispettivi interessi. Vedono il nostro governo come un avversario molto tosto in vista delle elezioni europee e vogliono fare di tutto per screditarci”. 

La Francia è tuttavia una potenza mondiale. Teme che la loro influenza possa isolare politicamente l’Italia?  

“La vera battaglia saranno le elezioni europee. Lì peseremo le forze in gioco, con annesse misure concrete. Forse qualcuno teme che la maggioranza “rossoverde” possa essere ribaltata dall’avvento del PPE e da forze più di centrodestra”.

Come giudica l’incontro tra Meloni e le opposizioni di ieri? Qualcuno lo ha definito strumentale, oltre che una perdita di tempo… 

“È una mossa intelligente invece. Almeno noi le ascoltiamo le opposizioni, a differenza di chi c’era prima. Io credo, per esempio, che alcune proposte come quelle del Terzo Polo non siano da buttare via. Non sono i colori politici a fare la differenza quando si parla di riforme dell’intero assetto di uno Stato”.

E in casa vostra? All’interno del centrodestra non sono di certo mancate tensioni su Def, nomine ecc… 

“Tutte trovate giornalistiche per screditarci. La dico io la verità: la coalizione di centrodestra è più compatta che mai. Forse, dalla parte opposta, qualcuno teme qualcosa”.

Però con la Lega i battibecchi sono stati concreti…

“Fanno parte dell’ordinario dibattito politico di qualsiasi paese democratico. Le forze si confrontano e non sempre sono d’accordo. Dopodichè si arriva a una sintesi comune. Nessuna scissione, se è lì che volete arrivare”.

Il futuro di Forza Italia

Ha militato a lungo in Forza Italia. Quale futuro prevede per il Partito Azienda senza la centralità di Sivio Berlusconi? 

Innanzitutto speriamo che Silvio Berlusconi si riprenda in fretta e viva ancora a lungo: è l’aspetto prioritario. Non credo comunque che Forza Italia verrà assorbita da Italia Viva, come molti sostengono. Anche il dopo Berlusconi si chiamerà Forza Italia. Poi è chiaro a tutti: ormai Tajani ha una sua rilevanza, con tanto di un assetto di forze politiche trainate da lui stesso. Il progetto liberale su cui si fonda Forza Italia, se portato avanti adeguatamente, non farebbe del male al partito. Lo stesso Benigni, capo dei giovani di FI, mi sembra in grado di acquisire una certa rilevanza nel tempo, è ormai pronto. Mi sento inoltre di dire lo stesso per Sorte, che in Lombardia ha preso piede in maniera importante”.

Facciamo finta di essere all’interno del programma La Confessione: vi interessano più le Amministrative o le Europee? 

“Tutte e due. Non ci sono appuntamenti elettorali di Serie A e altri di Serie B”.

Le Europee sono caratterizzate da preferenze e proporzionale puro. La posta in gioco si alza, anche a livello individuale. Il mondo inoltre sta cambiando, la polarizzazione è sempre più consistente…

“Mettiamola così. Le elezioni amministrative sono molto importanti, ma sono un’incognita. Dipende dai singoli territori e dalla forza dei vari candidati sindaci radicata in essi. Le Europee sono invece il termometro per misurare che aria tira a livello politico non solo nel nostro paese. In quale direzione intendiamo realmente andare? Cos’è l’Ue oggi? Di questi temi ci piacerebbe misurarci con gli elettori. Secondo me molti la pensano come noi…”.

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