Durante l’ultima assemblea degli azionisti di Enel, Paolo Scaroni è stato nominato nuovo presidente del gruppo energetico. Lo ha reso noto lo stesso presidente uscente della multinazionale italiana dell’energia, Michele Crisostomo. La nomina di Scaroni, candidato proposto dal Tesoro, è frutto di una vittoria schiacciante: a suo favore si è espresso il 97,24% del capitale votante, contro lo 0,66%.

Oltre al presidente Scaroni, nel nuovo cda di Enel figura anche Flavio Cattaneo, che sarebbe pronto ad una imminente nomina ad amministratore delegato. Altri nomi sono quelli di Alessandro Zehenter, Johanna Arbib, Fiammetta Salmoni, Olga Cuccurullo: tutti nella lista del Mef.

Classe 1946, manager, dirigente sportivo e banchiere, Scaroni è noto per far parte del consiglio di amministrazione della squadra di calcio del Milan dall’aprile 2017. A partire dal 21 luglio 2018 è stato nominato presidente del club rossonero, dopo il passaggio del Milan al fondo d’investimento americano Elliott Management Corporation.

Scaroni nuovo presidente Enel, il commento di Meggiolaro (Fondazione Finanza Etica): “Preoccupati per il cambiamento della governance”

Ad esternare dubbi sul nuovo assetto di Enel è intervenuto Mauro Meggiolaro, rappresentante di Fondazione Finanza Etica. Presente all’assemblea degli azionisti del gruppo, Meggiolaro non ha nascosto “preoccupazione per il cambiamento della governance” dell’azienda e per l’addio di Francesco Starace.

Fino al 2014 ci siamo scontrati con Enel, abbiamo criticato i piani di investimenti sul carbone e sul nucleare, e altre proposte come le costruzioni di dighe in Patagonia, ma per fortuna di questi piani non si è fatto nulla. La società ha poi intrapreso un percorso di decarbonizzazione credibile. Le emissioni zero sono un obiettivo ben più ambizioso del net zero. Con Francesco Starace Enel è diventato un attore leader della transizione energetica, e il nostro approccio è passato dallo scontro al dialogo, apprezzando le scelte dell’azienda.

Ora, però, la situazione rischia di cambiare: sotto la lente d’ingrandimento c’è la nomina di “un campione del petrolio e del gas come Paolo Scaroni“, che “non aiuta a fare previsioni ottimistiche”.

L’uscita di Starace è triste notizia per la decarbonizzazione, in quanto Starace ha portato il dibattito su questo tema in Italia a un altro livello.