Superbonus, finita la cessione dei crediti a fine marzo con la comunicazione delle spese relative al 2022, si sgonfiano i lavori sulle villette e le unifamiliari, mentre tengono il passo i condomini. Sono i dati diramati dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) relativi al mese di aprile 2023, con evidente peso, al ribasso, sui lavori dell’entrata in vigore per quest’anno del taglio del beneficio fiscale dal 110% al 90%. Ma anche delle nuove regole, prime tra tutte quelle sul quoziente famigliare, per fare lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico con il superbonus.  

Cifre alla mano, i lavori del superbonus del mese scorso arrivano a 1,9 miliardi di euro, in molti casi in diminuzione del 90% rispetto ai dati dei mesi scorsi, in particolare di marzo. 

Superbonus villette lavori come stanno andando nel 2023? Ecco perché le famiglie non scelgono più il bonus?

Si sgonfiano i dati sul superbonus villette e unità unifamiliari, mentre tengono il passo quelli sui condomini. È questa la fotografia scattata dall’Enea sugli interventi del mese di aprile 2023 che fanno registrare un notevole calo rispetto a marzo. Una prima spiegazione dell’andamento di spese e cantieri del superbonus riguarda la scadenza della comunicazione delle cessioni crediti d’imposta e degli sconti in fattura entro il 31 marzo 2023. La trasmissione dei dati e della documentazione riguardava le spese sostenute nel 2022 che il decreto 11 di blocco dei crediti ha posticipato al 30 settembre 2023. Requisito essenziale per la cessione dei crediti è quello che riguarda lo stato di avanzamento dei lavori per beneficiare della proroga: entro il 30 settembre 2022 il Sal doveva aver raggiunto almeno il 30 per cento. 

Sul superbonus, ad aprile scorso, sono stati avviati solo 3.506 cantieri per un valore complessivo di 1,9 miliardi di euro. Numeri in calo rispetto a marzo quanto i nuovi cantieri erano stati circa 19mila (12mila a febbraio) per un valore dei lavori di 4,2 miliardi di euro (3,3 miliardi di euro a febbraio). 

Superbonus villette lavori in forte discesa nel 2023 anche per unità indipendenti, reggono i condomini

Scorporando le spese per i cantieri del superbonus, la quasi totalità dei nuovi lavori ad aprile ha riguardato i condomini: 1,7 miliardi di euro su 1,9 miliardi, (2,6 a marzo 2023 e 2,3 miliardi a febbraio). A scendere vertiginosamente sono le altre tipologie di cantieri: le unità unifamiliari ad aprile hanno fatto registrare solo un migliaio di cantieri per 126 milioni di euro di valore, rispetto ai 10.000 di marzo (1,2 miliardi di euro). In forte calo anche le unità indipendenti: ad aprile, solo 500 cantieri per un valore complessivo di 41 milioni di euro, rispetto ai 4.000 cantieri di marzo e circa 400 milioni di valore. Sulle unità unifamiliari e indipendenti la riduzione del quantitativo di spese agevolato dal superbonus si attesta attorno al 90 per cento. 

Bonus 90%, chi può richiederlo e come?

Una prima considerazione su queste unità porta alla scadenza di comunicazione della cessione crediti e sconto in fattura del superbonus entro il 31 marzo 2023: molti contribuenti si sono affrettati a completare i bonifici due mesi fa in vista della scadenza. Ma, in attesa di conoscere i dati dei prossimi mesi, pesa sul superbonus la riduzione dal 110% al 90% del 2023 e, soprattutto, i requisiti richiesti per i lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico di questi immobili. Per i nuovi cantieri si può utilizzare la sola detrazione fiscale da combinare con un quoziente familiare di reddito non eccedente i 15.000 euro per beneficiare dello sconto fiscale. Ad oggi, il vincolo rende pressoché impossibile l’accesso delle famiglie al superbonus per effettuare lavori sulle villette.