Il vaccino a mRna, sviluppato per prevenire il tumore al pancreas, sembra mostrare dei risultati incoraggianti sia sulla risposta immunitaria che sulle ricadute. I dati sono stati riportati in uno studio clinico di fase I pubblicato su Nature. La ricerca è stata condotta dagli scienziati del Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, sotto la guida di Vinod Balachandran.
Vaccino a mRna contro il tumore al pancreas: una speranza per il futuro
Gli esperti sottolineano come l’adenocarcinoma duttale pancreatico (Pdac) sia la forma più comune di tumore al pancreas: oltre che particolarmente aggressiva, risponde in maniera limitata alle terapie mediche.
Terza causa di morte per cancro negli Stati Uniti, questa neoplasia ha un tasso di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi che è fermo al 12% da ben 60 anni. Un vaccino a Rna messaggero potrebbe quindi indurre una risposta immunitaria più efficace, ma anche precisa, contro la formazione di cellule tumorali.
I dati della ricerca
La ricerca è stata condotta su un gruppo di 16 pazienti con Pdac, a cui è stato somministrato il farmaco a mRna. Questo vaccino- che prende il nome di adiuvante autogene cevumeran- è stato usato insieme a chemioterapia e immunoterapia. I risultati emersi sono positivi. Infatti il 50% dei pazienti ha mostrato risposte da parte delle cellule T: questo indica che il farmaco potrebbe portare a una migliore risposta immunitaria.
Dopo un follow-up di 18 mesi, gli scienziati hanno osservato che i pazienti con la riposta immunitaria più elevata avevano anche tempi più lunghi di recidiva. Ma anche quei pazienti che, invece, non mostravano risposte al vaccino, avevano avuto una progressione a una mediana di 13,4 mesi dopo la prima valutazione.
I risultati, nonostante il campione sia ristretto, sottolineano la grande potenzialità dei vaccini a Rna messaggero per la neoplasia del pancreas. Di questi vaccini si è parlato molto negli ultimi tempi, soprattutto in relazione al Covid. Partendo proprio da questi dati, saranno effettuati nuovi studi su una platea più ampia, nonché eterogenea, di pazienti. Necessari in questi casi.
Il tumore al pancreas in Italia
Secondo gli ultimi dati, diffusi lo scorso novembre dall’Irccs Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, in Italia sono in aumento le diagnosi di carcinoma del pancreas. In 5 anni i casi sono aumentati da 12.500 nel 2015 a 14.300 nel 2020, soprattutto uomini tra i 65 e i 69 anni e le donne tra i 75 e i 79.
La ricerca intanto va avanti. Lo scorso gennaio l’Aifa aveva annunciato di aver autorizzato il primo studio clinico per portare avanti il progetto di poter somministrare un vaccino di seconda generazione a tutti i pazienti con tumore pancreatico.