Salvuccio Riina sarà cacciato da Corleone, questo è solo uno dei tanti passi in avanti per il contrasto alla mafia e per riscattare la città. Nicolò Nicolosi, sindaco del paese, ha parlato dell’altra Corleone: quella della legalità, del rispetto delle regole e capace di guardare avanti.
Salvuccio Riina cacciato da Corleone, parla il sindaco
Corleone vuole cambiare e non essere mai più associata da chi legge il suo nome a Cosa Nostra. Il sindaco Nicolò Nicolosi di recente ha parlato dell’allontanamento del figlio del boss Totò Riina dalla città e di come l’intera famiglia del capo dei capi abbia infangato il nome del paese. In un’intervista a Tag24 Nicolosi racconta di quale sia la ricetta per ripartire e mettere alle spalle un passato buio nel nome di un futuro migliore.
Come è cambiata Corleone rispetto a quegli anni bui?
Corleone è ormai in una fase di grande crescita sotto molti punti di vista. Si recuperano ritardi del passato frutto anche della presenza mafiosa che impediva la crescita. Un cammino disturbato dall’arrivo di quel “signore” là-Salvuccio Riina-giunto qui il 4 aprile.
Cosa Nostra è ancora forte in Sicilia?
In Sicilia si legge che c’è, ma non è più forte come qualche decennio fa. Lo stato progressivamente si è ripreso il territorio e i rigurgiti e tutti i tentativi di riorganizzazione vengono stroncati dalle forze dell’ordine. Questa è una garanzia della tenuta democratica.
Come è cambiata la mafia in questi anni?
La mafia ormai insegue i flussi di denaro che in queste zone non ci sono rispetto ad altre. Va però segnalata una cosa: con il Piano nazionale di ripresa e resilienza Corleone ha chiesto e ottenuto tanto dallo Stato. Secondo una graduatoria dell’Istituto per la finanza e l’economia locale in Sicilia Corleone ha più soldi rispetto gli altri: 36 milioni di euro. Si tratta di una cifra che potrebbe far gola alla mafia ma sono certo che il controllo delle forze dell’ordine impedirà un’appropriazione indebita.
Oggi come state lavorando per sconfiggere questo fenomeno
Qui c’è un lavoro egregio fatto dalla scuola. A Corleone esistono scuole che lavorano in maniera eccezionale, nei giorni scorsi sono stati assegnati dei premi per la legalità ai nostri istituti. Qui i giovani sono preparati alla presenza in società come cittadini e al rifiuto totale della mafia.
Qual è l’altra Corleone?
Questo consiglio comunale nasce dopo uno sciolto per mafia nel 2016, tutte le liste presentatesi hanno dichiarato il rifiuto della mafia e una contrapposizione al passato-più lassista che convivente. Tutto ciò che è venuto fuori inizia anche da lì.