Da fidanzati diventano prete e suora. Una storia d’amore sbocciata da ragazzini, quando entrambi erano giovanissimi. Una relazione durata 9 anni, da coronare con un matrimonio già deciso. Ma Dio aveva altro in serbo per Angelo e Paola, oggi don Angelo Ragosta e suor Maria Giuseppina dell’amore incarnato. Lui è prete dal 21 aprile 2013, ordinato presbitero dal cardinale Sepe nella cattedrale di Napoli. Lei è suora di clausura, carmelitana scalza. A raccontare la straordinaria vicenda è lo stesso don Angelo, con un lungo post pubblicato su Facebook.

Da fidanzati a prete e suora: il racconto

Ecco l’opera del Signore: una meraviglia ai nostri occhi. Salmo 117.
Dovevamo sposarci e invece…Qualcuno me lo ha chiesto e quindi scrivo per condividere con voi tutti e per dare gloria a Dio. Ci provo a raccontare quello che Dio ha “combinato” nella mia vita. (…) Fino a qui sembra quasi tutto nella norma se non fosse per il fatto che la mia ex fidanzata, Paola, siamo stati insieme nove anni, è entrata in clausura nel monastero del Carmelo ai Ponti Rossi a Napoli. A detta di qualcuno dopo che ha conosciuto te ha pensato meglio andarsi a chiudere se sono tutti così ma su questo bisognerebbe chiedere a lei… Comunque adesso è monaca di clausura, carmelitana scalza, con il nome di suor Maria Giuseppina dell’Amore incarnato, io entravo in seminario e lei in clausura.

Inizia con queste parole il racconto di Don Angelo, che poi continua con un lungo viaggio nei ricordi. Una relazione nata da ragazzini nel 1996: lui ha 16 anni e lei 15, vivono entrambi a Portici, si conoscono e si mettono insieme. Dopo un primo anno ‘turbolento’, tutto sembra procedere normalmente. Fino all’incontro con don Michele Madonna:

Il primo anno come sempre tra tira e molla, veramente venivo mollato sempre io eh, comunque dopo il primo siamo poi filati lisci fino all’ottobre del 2005, quasi nove anni. Nel 2001 sono partito per il servizio militare e una volta terminato da lì in poi sono sempre stato fuori per lavoro, in Toscana come elettricista industriale. Gli anni passarono in fretta e verso gli ultimi arrivò nella parrocchia vicino casa di Paola un viceparroco giovane, don Michele Madonna, attualmente parroco nella parrocchia S. Maria di Montesanto a Napoli, che ci ha fatto incontrare con Gesù vivo. Aveva un mantra: ragazzi chiedete a Dio cosa ha pensato per voi, qual è il suo sogno su di voi! Trascinava e trascina ancora tutti, piccoli e grandi, uno che davvero ci crede, uno che davvero spende la sua vita per Gesù.

Il matrimonio programmato e la scelta di Paola

Il matrimonio era ormai programmato, racconta don Angelo; ma Paola avverte la chiamata del Signore, e lo lascia definitivamente.

Comunque noi avevamo messo in cantiere di sposarci ma Dio stava per cambiare leggermente le carte in tavola, giusto un poco. Il matrimonio si era programmato, si stava cercando casa e preparando per tempo un po’ tutto quello che serviva, Paola nel mentre studiava economia. Invece proprio quando fu trovata la casa, vengo lasciato l’ennesima volta. Questo perché andammo al convegno del rinnovamento a Rimini e Dio fece capire a lei che la voleva sua ma Paola non riusciva ad accettarlo, infatti mi lasciò come detto una prima volta a maggio ma rifacemmo pace poiché lei non riusciva a dire sì a Dio. Perché pensava 9 anni erano pur sempre 9 anni ma ad ottobre invece Dio vinse e mi lasciò definitivamente.

Dopo un periodo di stupore, Angelo accetta la decisione di Paola. Tra loro nasce un’amicizia “che nessuno riusciva a spiegarsi”, forse neanche loro, ma non avrebbe mai potuto immaginare che Dio avrebbe chiamato anche lui. Le cose cambiano quando riceve la Cresima.

Nei 9 anni che siamo stati insieme i suoi genitori mi hanno sempre trattato come un figlio e anche dopo il rapporto è rimasto ottimo come pure ora, tanto che ogni volta che mi incontrano per strada, la prima domanda è: quando passi a casa? E si ricordano ancora il mio piatto preferito, infatti poi termina la domanda: ti preparo… Abbiamo poi ricevuto insieme un sacramento ma fu quello della cresima il 1 maggio del 2006. Comunque con la cresima si “scatafascia” tutto per me, io continuavo la mia vita lavorando ma nel cuore divento inquieto. Continuavo a lavorare, avevo uno stipendio, uscivo con altre ragazze ma tutto era insapore, tutto non mi bastava, avevo tutto eppure non ero felice.

La decisione di entrare in seminario

Ed ecco che arriva anche per lui la chiamata del Signore e l’inizio di una nuova vita. Tutto accade in Toscana, dopo aver pregato i vespri, quando chiede a Dio: “Cosa ci faccio io sulla faccia della terra? Che vuoi da me?

Ho aperto la Bibbia a caso, una delle sole due/tre volte che l’ho fatto nella mia vita, ed esce questa parola: Mi fu rivolta la parola del Signore: “Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato” (Ger 1,4-5). Su questo passo inizio il discernimento. Entro in seminario a 26 anni, a 33 ordinato presbitero.

Oggi don Angelo è all’estero a svolgere servizio pastorale per comunità italiane. Ma ogni volta che si trova a Napoli, passa a trovare suor Maria Giuseppina al monastero. Nonostante tutto le dinamiche tra loro, infatti, non sono affatto cambiate:

Da fidanzati mi beccavo le ramanzine e me le continuo a beccare pure da prete! Ps: il tutto è stato vagliato meticolosamente da suor Maria Giuseppina per avere il suo benestare, onde evitare altra ramanzina e incorrere nella scomunica latae sententiae.

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