Per capire chi è l’arbitro di Roma-Bayer Leverkusen bisogna, per un attimo, andare con la mente allo stadio Bernabeu di Madrid. 11 aprile 2018, la Juventus va a Madrid dopo aver perso per 3-0 a Torino l’andata dei quarti di finale di Champions League. Nello stadio dei campioni d’Europa, vero e proprio fortino, tutto sembra inespugnabile, persino i seggiolini. Eppure, nella squadra di Massimiliano Allegri, in tanti credono in una rimonta che avrebbe dell’epocale. Comincia con la doppietta di Mario Mandzukic la “starway to heaven” del popolo bianconero, che tocca le nuvole del Paradiso grazie a un pasticcio di Keylor Navas e un gol di Blaise Matuidi. 0-3, 0-3. Parità, si va ai supplementari. Sarà per il signor Michael Oliver.

O meglio, si dovrebbe andare ai supplementari ma tra la strada tra la Juventus, le semifinali e l’ultimo atto di Kiev c’è proprio lui, Michael Oliver, l’arbitro di Roma-Bayer Leverkusen. Ultimi secondi, contatto in area tra Mehdi Benatia e Lucas Vasquez. Tanti dubbi ancora oggi sull’entità del contatto, ma per il direttore di gara non ci sono dubbi: è calcio di rigore. Il fischio dell’arbitro manda la compagine bianconera in subbuglio. A correre verso l’arbitro, in prima linea, c’è Gigi Buffon, che per la rabbia viene espulso. Al suo posto entrerà Wojciech Szczesny, ma non riuscirà a parare il rigore a Cristiano Ronaldo. La Juve sprofonda nell’oblio, ma a Buffon la cosa non va giù.

Michael Oliver diventa l’uomo che ha “Un bidone dell’immondizia al posto del cuore”. Diventano famosi i “fruttini”, roba che per chi è nato dopo il 2000 può significare tutto e niente. Sono tutte parole che escono dalla bocca di Buffon, che da quel momento butta fuori la rabbia per un treno che non tornerà mai più. Sono frasi che diventano meme, con Gigi Buffon che parla di “sensibilità mancata”. Si scherza anche su questo, con i tifosi della Fiorentina che qualche partita dopo canteranno il coro “Insensibile” rivolto verso l’arbitro di turno.

L’arbitro di Roma-Bayer Leverkusen è Michael Oliver: ecco la squadra

Non si tratta, ovviamente, dell’unica partita di Michael Oliver in una carriera frastagliata tra elogi e polemiche. Stasera sarà aiutato da Stuart Burt e Lee Betts, mentre il quarto uomo sarà Craig Pawson. Il VAR sarà Stuart Attwell mentre l’AVAR sarà Chris Kavanagh. Tutti britannici in una sfida tra Italia e Germania, con il direttore di gara che non ha mai arbitrato la Roma nella sua storia col fischietto in bocca. Per tre volte, invece, si sono incrociati i destini tra Oliver e il Bayer Leverkusen: in Coppa dei Campioni contro il Lokomotiv Mosca nel 2019 e nel 2022 contro l’Atletico Madrid. In Europa League un solo precedente contro il Rosenborg nel 2012.

Non corre buon sangue sportivo, invece, tra Michael Oliver e lo stesso José Mourinho, attuale tecnico dei giallorossi. Per lo “Special One” Oliver è un incubo che significa “undici metri”. Nelle sfide tra il fischietto di Ashington e l’allenatore portoghese lo stesso Mou ha visto fischiarsi contro sei calci di rigore nelle varie squadre allenate (Tottenham, Chelsea e Manchester United). Tutto questo in un totale di 21 partite di Premier League, per una media di un penalty ogni 3.5 partite.