Blitz anti-droga della polizia in Sardegna. La grossa operazione compiuta oggi ha portato a sgominare due organizzazioni criminali dedite al traffico di droga attive in tutta l’isola. Gli agenti hanno arrestato decine di persone mettendo fine ad un giro di droga da 25 milioni di euro.

L’operazione rinominata “Primavera fredda”, ha visto in campo circa 200 uomini e unità cinofile della Polizia di Stato che sono intervenute nelle province di Cagliari, Nuoro e Sassari. In tutto gli arresti di oggi sono 27 e 36 i kg di cocaina purissima sequestrati.

L’indagine, andata avanti per due anni è stata condotta dalla squadra mobile di Cagliari e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo. La lunga attività degli inquirenti ha inoltre permesso di documentare un traffico di droga da oltre 200 kg per un giro d’affari stimato in oltre 25 milioni di euro.

I gruppi criminali, secondo quanto sta emergendo in queste prime ore avevano costruito una rete di spaccio che sfruttava alcune auto di grossa cilindrata e corrieri insospettabili.

I panetti di cocaina venivano infatti smerciati in varie province della Sardegna viaggiando nascosti all’interno di alcuni vani appositamente ricavati nella carrozzeria delle auto e azionabili tramite meccanismi telecomandati. Ai corrieri era inoltre riconosciuto dalle organizzazioni anche un rimborso per il carburante.

Sardegna blitz anti-droga: droga nascosta in campagna

Gli elementi investigativi raccolti durante le indagini hanno permesso di individuare i due gruppi di trafficanti. Uno con base a Silanus in provincia di Nuoro, composto principalmente da 15 indagati e l’altro operante fra Cagliari e Capoterra composto da 14 indagati.

Il primo gruppo, oltre a rifornire il secondo, agiva anche in diversi paesi e acquistava la droga dalla Penisola. A Cagliari e a Capoterra avrebbe poi operato l’altra organizzazione, che era in grado di smistare, a sua volta, i panetti di cocaina, da un chilo l’uno. In seguito consegnati agli altri trafficanti che rifornivano la rete di spaccio nelle città.

L’organizzazione, oltre a rifornirsi da quella di Silanus, avrebbe acquistato stupefacente anche attraverso un proprio “canale” della Penisola. In questo caso il corriere e il trafficante erano già stati tratti in arresto l’8 Aprile 2021, mentre stavano trasportando 20 chili di cocaina.

La Polizia in conferenza stampa quest’oggi ha precisato che l’operazione si è rivelata particolarmente complessa perché si è svolta per lo più con servizi di pedinamento, osservazione e videosorveglianza in contesti rurali. Luoghi dove gli indagati nascondevano i panetti di cocaina o dai quali partiva la distribuzione dello stupefacente.

La droga veniva occultata in campagna, nei cespugli, fra gli arbusti o nei muretti a secco. Da qui poi partiva per essere consegnata in luoghi sempre diversi in tutta la Sardegna.

La ricostruzione dei vari spostamenti dei corrieri con la cocaina è avvenuta attraverso i rilevamenti GPS e grazie all’utilizzo di telecamere installate vicino alle abitazioni degli indagati, ai nascondigli e ai luoghi di consegna dello stupefacente.

Nell’operazione sono finiti sotto sequestro anche due appartamenti di Macomer, cinque auto di grossa cilindrata (Audi e Mercedes) utilizzate dai corrieri e uno scooter.

68 arresti anche a Catania

L’operazione condotta dalle forze dell’ordine in Sardegna è l’ennesimo colpo dello Stato contro il traffico di droga in Italia. Nei giorni scorsi i carabinieri del comando provinciale di Catania avevano sgominato altre due organizzazioni in Sicilia dedite una al furto d’auto e l’altra al traffico di cocaina.

Su ordinanza cautelare emessa dal gip dopo la richiesta della Direzione distrettuale antimafia etnea, 400 militari si erano mossi arrestando ben 68 persone. Fermati nel corso dell’operazione denominata “Carback” anche esponenti delle cosche “Cappello” e “Cursoti” entrambi milanesi.

In tutto sono 113 i capi di imputazione contestati ai numerosi indagati, che comprendono persone denunciate ma ancora  in stato di libertà.