Ogni giorno chiudono bottega molti commercianti, tanti artigiani e le vie delle città e dei paesi diventano più povere. Perdono vitalità, esperienze, cultura. Può dare una mano per invertire la tendenza l’associazione dei marchi storici che è nata due anni fa in Italia, grazie all’intuizione di importanti aziende ed è presieduta da Roberto Caputi di Terme di Saturnia con vicepresidente vicario Roberto Busso di Gabetti.
Proposta l’istituzione di una giornata nazionale per divulgare un patrimonio sociale e culturale
Tra le prime proposte è l’istituzione di “una giornata nazionale per divulgare il valore dei Marchi Storici nel patrimonio sociale e culturale nazionale, un’iniziativa per sensibilizzare e far crescere la consapevolezza del loro contributo alla promozione del Made in Italy e alla crescita, non solo economica, ma civile e democratica del Paese”. E’ una proposta che merita di essere sostenuta perché “la crescita, lo sviluppo e la creatività delle imprese italiane nel secolo scorso hanno rappresentato un’esperienza unica, ancora mai replicata nel mondo, che le ha portate a raggiungere posizioni di leadership in tutti i settori produttivi. Molte di queste realtà oggi con Marchio Storico rappresentano un patrimonio di credibilità che va preservato per restare competitivi, alla luce anche delle acquisizioni, negli ultimi anni, di Marchi di eccellenza da parte di grandi gruppi stranieri che tuttavia non hanno prodotto grandi risultati in termini di rilancio e promozione dell’azienda”.
L’associazione riunisce imprese titolari di Marchio Storico, che hanno mantenuto radici profonde nel territorio dove sono nate, ma sono state capaci di espandersi in Italia e all’estero.
Stefano Bisi