Due visitatori e due guardie di sicurezza sono stati uccisi in un sparatoria nei pressi della sinagoga più antica dell’Africa, sull’isola tunisina di Djerba. L’attacco è avvenuto durante un pellegrinaggio annuale sull’isola, che attira visitatori ebrei dall’Europa e da Israele. Ricordiamo che la Tunisia è un paese a maggioranza musulmana, ma Djerba ospita centinaia di ebrei.
Sparatoria alla sinagoga di Djerba, la ricostruzione
Secondo una ricostruzione preliminare, un membro della Guardia nazionale assegnato al centro navale dell’isola ha ucciso un collega impiegando l’arma di servizio. Successivamente, ha tentato di entrare nella sinagoga e ha aperto il fuoco contro le forze di sicurezza presenti in loco, che hanno prontamente risposto all’attacco. In seguito a questi eventi, la zona è stata posta in stato di allerta e la popolazione è stata invitata a trovare riparo.
Il bilancio dell’attacco comprende il decesso dell’aggressore, di un altro militare e di due civili, tra cui un cittadino francese. Inoltre, almeno dieci persone sono rimaste ferite.
La condanna della Francia
Il governo francese ha espresso la sua condanna più ferma per l’attacco alla sinagoga di Ghriba. La portavoce del ministero degli Esteri, Anne-Claire Legendre, ha definito l’atto come “atroce” e ha sottolineato che ricorda dolorosamente l’attentato suicida del 2002 che ha causato la morte di 21 persone nella stessa sinagoga. Quest’ultimo fu rivendicato da militanti islamisti di al-Qaeda
Il pellegrinaggio annuale a Djerba – a circa 500 km (310 miglia) dalla capitale, Tunisi – viene quindi da allora sottoposto a rigidi controlli per garantire la sicurezza dei visitatori.
Il pellegrinaggio alla sinagoga di Ghriba
La sinagoga di Ghriba, situata nel cuore dell’isola di Djerba, è uno dei luoghi di culto più antichi del Mediterraneo. Secondo la leggenda, essa risale a circa 2500 anni fa, tuttavia fu ricostruita alla fine del XIX secolo sul sito del precedente edificio del VI secolo. La comunità ebraica di Djerba è una delle più antiche della regione ed è ben integrata in un paese a maggioranza musulmana. Ogni anno, migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo si recano in pellegrinaggio alla sinagoga di Ghriba.