Si chiama Snake ed è l’ultimo spyware che gli Stati Uniti hanno annunciato di aver neutralizzato. Secondo le informazioni condivise, sarebbe uno dei protocolli più antichi mai utilizzati: Snake infatti avrebbe cominciato ad essere utilizzato venti anni fa.

Neutralizzato lo spyware Snake

Uno strumento che sarebbe stato utilizzato dalla Russia attraverso un gruppo denominato Turla. L’obiettivo? I Paesi della Nato, colpiti dalla minaccia cibernetica per due decenni. Un lasso di tempo clamorosamente lungo per il mondo della tecnologia, che ha periodi di sviluppo davvero repentini. I tecnici dell’intelligence americana hanno confermato come il malware sarebbe stato “uno dei set più sofisticati mai utilizzati dai servizi segreti russi“. E nel mirino di Mosca ci sarebbero stati tantissimi individui e istituzioni appartenenti ai Paesi membri della Nato, l’alleanza atlantica: settori finanziari, giornalisti e altri obiettivi sarebbero stati già dei target del governo russo sin dal 2004. Il Dipartimento di Stato americano ha confermato di aver scoperto tracce di questo codice infetto in del governo russo.

Nome in codice: operazione Medusa

Si sono rifatti alla mitologia greca i servizi di intelligence degli Stati Uniti per sconfiggere lo spyware Snake: l’operazione infatti era stata denominata in codice MEDUSA, con l’Fbi che è ricorsa alla creazione e all’utilizzo di un nuovo prodotto, chiamato PERSEUS. Il tutto a seguito della luce verde ottenuta da un tribunale di Brooklyn per ottenere l’accesso da remoto ai computer colpiti dal malware. Il software PERSEUS infatti è in grado di “stabilire sessioni di comunicazione con Snake su un computer, riuscendo ad emettere comandi che inducono lo stesso strumento malvagio per disattivarsi“.