Un picchetto d’onore e il tradizionale ‘ponte di sciabole’ hanno celebrato le nozze gay tra il carabiniere Angelo Orlando e il suo compagno Giuseppe Pezzuto, in una cerimonia tenuta nei pressi di Brindisi, in Puglia.

Nozze gay a Brindisi per celebrare l’amore tra il carabiniere in servizio a Palazzo Chigi e il suo compagno

Giornata memorabile, come quella di tutti i novelli sposi, quella vissuta da Angelo Orlando e dal suo compagno Giuseppe Pizzuto, che si sono sposati con rito civile in una masseria pugliese, nel brindisino. Giornata che sarà ricordata anche nella storia delle unioni civili in Italia, dal momento che quello tra Angelo e Giuseppe è il primo matrimonio tra persone dello stesso sesso che vede per protagonisti uomini in alta uniforme.

Ed è proprio con la sua uniforme tirata a lucido che Angelo, appuntato scelto dei carabinieri in servizio a Palazzo Chigi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha pronunciato il suo ‘Sì’ a Giuseppe, parrucchiere a Roma, a Campo de’ Fiori. A celebrarli, un picchetto d’onore con i colleghi del carabiniere, che hanno incrociato le loro sciabole nel tradizionale ‘ponte’ che accompagna le cerimonie nuziali dei membri dell’Arma. Il tutto davanti ad amici e parenti, giunti nella masseria di Carovigno, in provincia di Brindisi, per assistere al lieto evento.

L’amore dei due giovani, dalla Puglia a Roma

Quella di Angelo e Giuseppe è una storia d’amore che sembra d’altri tempi. Basti pensare che la data delle nozze, l’8 maggio, è stata scelta dal carabiniere perché, in quella medesima giornata di sessant’anni prima, erano stati i suoi genitori a celebrare la loro unione.

I due ragazzi sono entrambi pugliesi: Angelo viene da San Pietro Vernotico, mentre Giuseppe è originario di Ceglie Messapia. Entrambi vivono e lavorano a Roma e stanno insieme da quattro anni.
Un amore che segna la storia delle nozze gay nel nostro paese e che sembra segnare anche un nuovo passo in avanti sul fronte dei diritti civili in Italia, mentre la politica, purtroppo, sembra continuare ad arrancare dietro scontri ideologici, come l’ultimo scaturito dalla questione del riconoscimento dei figli delle coppie omosessuali.