Sconti contributivi aumenti stipendi 2023, con il “decreto Calderone” sul lavoro pubblicato nella Gazzetta ufficiale dello scorso 4 maggio, ecco di quanto si incrementeranno le buste paga per chi guadagni da 1.200 a 2.500 euro. Gli sconti rientrano nel taglio del cuneo fiscale con il quale si cerca di incrementare le buste paga dei lavoratori dipendenti: i nuovi bonus contributivi del decreto di qualche giorno fa, si aggiungono a quelli della legge di Bilancio 2023 con tagli dei contributi a carico dei lavoratori dipendenti privati e del pubblico impiego.

Vediamo, dunque, di quanto aumentano gli stipendi per effetto dei nuovi sconti contributivi di prima e dopo il “decreto Calderone”, considerando che il taglio del 3%, applicato su redditi fino a 1.923 euro mensili lordi da gennaio a giugno 2023 si incrementa di quattro punti percentuali per diventare del 7% da luglio a dicembre, mentre il 2% applicato da 1.923 a 2.692 euro arriva al 6%.

Sconti contributivi aumenti stipendi di quanto nelle buste paga da luglio a dicembre 2023

Con gli sconti contributivi 2023, chi ha uno stipendio di 1.200 euro lordi mensili, versa all’Inps come quota a proprio carico (9,19%), 110,28 euro. Con il taglio del cuneo fiscale del 3% della legge di Bilancio 2023, la quota di contributi a proprio carico si riduce a 74,28 euro per un incremento della busta paga di 36 euro.

Il decreto del 4 maggio 2023 amplia lo sconto contributivo fino a 84 euro al mese, con una riduzione dei contributi a proprio carico a 26,28 euro nelle mensilità da luglio a dicembre 2023. Chi guadagna 1.600 euro al mese, ha contributi a proprio carico per 147 euro: la prima riduzione della legge di Bilancio 2023 (3%) porta i contributi a 99 euro (48 euro in più in busta paga), prima del decreto legge “Calderone” che li riduce a 35 euro. Il lavoratore avrà in busta paga 112 euro in più nelle buste paga da luglio a dicembre 2023.

Sconti contributivi aumenti buste paga con il taglio del cuneo fiscale 2023

Lo stesso calcolo si può fare per gli sconti contributivi degli stipendi più alti. Il lavoratore che percepisce uno stipendio lordo mensile di 1.800 euro, versa contributi a proprio carico per 165 euro. Con la riduzione del 3%, la quota a lui spettante si riduce a 111 euro (con aumento dello stipendio di 54 euro), mentre il decreto di qualche giorno fa aumenta lo sconto fino a ridurlo a 39,42 euro. L’aumento totale in busta paga da luglio a dicembre è di 126 euro, 72 euro in più rispetto al taglio che percepisce da gennaio a giugno 2023.

Incrementi ulteriori buste paga da 50 a 100 euro

Un ulteriore aumento dello stipendio che facesse superare il tetto dei 1.923 euro farebbe diminuire lo sconto contributivo di qualche euro prima di aumenti più sostanziosi per le retribuzioni più alte. Chi guadagna 2.000 euro al mese, versa 184 euro di contributi (9,19%), ridotti dalla legge di Bilancio 2023 a 144 euro con il 2% di bonus contributivo. Con il decreto “Calderone”, l’aumento dello sconto al 6% fa scendere la quota dei contributi a carico dei lavoratori a 64 euro, con un aumento totale degli stipendi da luglio a dicembre 2023 di 120 euro.

Infine, a 2.500 euro di stipendio, si pagano contributi a proprio carico di 230 euro. Con il bonus del 2%, la quota si riduce a 180 euro per passare a 80 euro con il 6% del decreto “Calderone”. In tutto, l’aumento di stipendio nelle buste paghe mensili da luglio a dicembre è di 150 euro, 100 euro dei quali imputabili agli incrementi dell’ultimo decreto.