La visita istituzionale, del 27 e 28 aprile, che ha condotto la premier italiana Giorgia Meloni in Inghilterra, ha avuto una forte, quanto espressiva, valenza sui rapporti internazionali tra Roma e Londra. La premier Meloni, partita dall’Italia e atterrata all’aeroporto militare RAF Northolt di Londra, è stata accolta dall’ambasciatore italiano Inigo Lambertini; l’accoglienza ricevuta, sin dalle prime fasi della permanenza della premier italiana nel Regno Unito, è stata contraddistinta da un ottimo clima di cooperazione.
Proprio la cooperazione, tra Roma e Londra, è stata l’argomento principale che ha caratterizzato il viaggio diplomatico della premier in Inghilterra; con la visita ufficiale della Meloni nel Regno Unito i rapporti già cordiali, fondati sulla diplomazia e la cooperazione finanziaria e strategica tra Roma e Londra, possono avvalersi di una nuova stagione di proficui rapporti tra i due paesi.
Con l’incontro bi-laterale, che si è svolto al numero dieci di Downing Street tra la premier italiana Giorgia Meloni e il suo omologo inglese Rishi Sunak, i due leader hanno avuto modo di confrontarsi direttamente su dossier d’interesse comune, come il conflitto militare in ucraina, l’asse Indo-Pacifico, il contrasto all’immigrazione e la cooperazione nel settore della difesa con il programma militare GCAP/Tempest; sostenuto dall’alleanza multinazionale tra Italia, Regno Unito e Giappone, che porterà, entro il 2035, allo sviluppo e alla messa in servizio del nuovo caccia Stealth di sesta generazione.
Al termine dell’incontro bi-laterale, per la premier italiana Giorgia Meloni è stata riservata una visita, in esclusiva, nei luoghi dell’Abazia di Westminster nei quali, il 6 maggio, avverrà l’incoronazione del Re Carlo III. Dal punto di vista diplomatico, la visita concessa all’abazia di Westminster ha duplice significato. Se da un lato, la premier Meloni può giovare di essere la prima e l’unica tra i primi ministri al mondo ad aver visitato in esclusiva i luoghi dello storico evento che si terrà il 6 maggio nel Regno Unito; dall’altro, è un chiaro segnale dell’affinità politica e diplomatica tra Roma e Londra.
Sunak – Meloni, un bi-laterale tra affinità e cooperazione
Al numero dieci di Downing Street la premier italiana Giorgia Meloni è stata accolta, dal suo omologo inglese Rishi Sunak, tra strette di mano e decisi abbracci; non sono mancati sorrisi e cordiali scambi di parole a rilevare il clima disteso e cordiale presente tra i due leader.
Non è la prima volta che i due leader si confrontano direttamente; un primo incontro, a margine della Cop27 in Egitto, aveva permesso di stringere un legame di rispetto e cooperazione tra Giorgia Meloni e Rishi Sunak, uniti da idee e linnee politiche convergenti. Non a caso, la premier Meloni ha scelto Londra come meta della sua prima visita ufficiale per un bi-laterale in una capitale geograficamente ma non più politicamente, europea dopo la concretizzazione della Brexit.
Storicamente, i rapporti diplomatici tra Roma e Londra hanno permesso di fondare ottimi rapporti di cooperazione in svariati settori dell’economia – industriale, con un elevato tasso di asset italiani presenti nel Regno Unito, e una proficua cooperazione finanziaria di lunga data tra Italia e Inghilterra. Inoltre, anche dopo le dure restrizioni imposte dalle politiche della Brexit, Londra detiene il primato di essere un centro finanziario di valenza mondiale; dove il rating del finanziamento del debito italiano riceve molta attenzione.
Nel bi-laterale sono stati esaminati importanti quanto condivisi dossier di politica estera e finanza internazionale, dal quale sono emerse linee e strategie convergenti per consolidare la cooperazione tra Roma e Londra.
Collaborazione economica, il dossier finanziario
Anche dopo l’entrata in vigore della Brexit, che ha segnato l’uscita di scena del Regno Unito dalle politiche europee, la cooperazione finanziaria tra Roma e Londra ha prodotto duplici effetti positivi per entrambi i paesi.
Nel 2022 l’interscambio tra Italia e Inghilterra si assesta alla cifra record di 35,6 miliardi di Euro; registrando un aumento del +13% rispetto al 2021 con una tendenza simile ai dati registrati nel periodo pre-Covid, con un saldo positivo pari a 19 miliardi di euro.
Archiviate le restrizioni per il contenimento della pandemia, che hanno prodotto notevoli perdite sia nell’import sia nell’export internazionale, e allontanati i timori sui mercati finanziari per le possibili tensioni nel post-Brexit; Londra si conferma essere un importante, quanto fondamentale, partner finanziario per l’Italia. Con una quota di mercato pari a circa 26 miliardi di euro investiti dal Regno Unito in Italia nel comparto energetico, finanziario e assicurativo; Londra si conferma essere un partner economico affidabile per il bel paese.
Anche le cifre che si riferiscono agli investimenti dell’Italia nel tessuto economico londinese, dimostrano lo storico quanto consolidato rapporto economico – finanziario esistente tra i due paesi. Con circa 31,5 miliardi di euro d’investimenti prodotti da importanti realtà industriali italiane nel Regno Unito, Roma vanta una solida presenza nel settore imprenditoriale londinese con realtà imprenditoria come Leonardo, attivo nel settore della difesa, Eni ed Enel nel comparto energetico e delle energie rinnovabili.
Cooperazione militare, il programma GCAP/Tempest
Con il programma GCAP, acronimo di Global Combat Air Programme, avviato con la collaborazione multinazionale tra Italia, Inghilterra e Giappone per lo sviluppo e la realizzazione del nuovo velivolo caccia Stealth di sesta generazione; la collaborazione tra Roma e Londra assume una notevole valenza internazionale.
Il programma GCAP, condotto dall’asse Roma – Londra – Tokyo, permetterà entro il 2035 di sostituite gli attuali Euro – fighter Typhoon, in dotazione all’Aeronautica italiana e alla Royal Air Force, e il Mitsubishi F-2 in dotazione alla Japan Air Self-Defense Force; il programma prevede cospicui investimenti comuni tra i tre paesi che collaborano nel programma, consentendo ovviamente lo sviluppo di una fitta rete di cooperazione tra Roma, Londra e Tokyo.
Con il programma GCAP/Tempes i rapporti di collaborazione tra Italia, Londra e Giappone assumono una duplice valenza internazionale; se da un lato, la cooperazione multinazionale avviata tra i tre paesi permette di sviluppare e condividere importanti quanto fondamentali tecnologie di sviluppo nel settore della difesa. Dall’altro, permette di rafforzare i rapporti diplomatici e finanziari tra i paesi.
Conflitto in ucraina, un dossier delicato
Durante il bi-laterale tra la premier italiana Giorgia Meloni e il suo omologo inglese Rishi Sunak, è stato affrontato anche il delicato, quanto complesso, dossier riguardante il conflitto militare in territorio ucraino.
Dal colloquio, tra i due leader, è emersa la volontà di entrambi i paesi di seguire la linea comune e convergente verso il sostegno economico e militare dell’Ucraina. Nel pieno rispetto alle direttive condivise con l’Alleanza Atlantica, Roma e Londra, ribadiscono la loro ferma condanna all’invasione russa.
Cooperazione tra Roma e Londra, un’analisi diretta
Con la Brexit, che ha segnato l’uscita di scena del Regno Unito dalla politica europea, Londra ha ottenuto una maggiore autonomia e indipendenza dal punto di vista economico e politico; ottenendo maggiore libertà nella gestione delle finanze, non essendo più sottoposta ai vincoli comunitari, e della politica interna e internazionale da adottare.
Con l’uscita dall’Unione europea per Londra si è aperta anche una nuova fase sia economica, puntando a valorizzare in maniera del tutto autonoma la sua già solida condizione finanziaria; ma anche relativa alla sua valenza, in termini di alleanze e strategie, da adottare a livello internazionale. Se l’Unione europea poteva ovviamente essere un fardello troppo pesante da sostenere per Londra, animata dal suo forte spirito indipendentista e conservatore con un solido apparato finanziario; a livello internazionale, l’UE rappresentava una voce comune con la quale il Regno Unito poteva interfacciarsi con la politica internazionale. Nel post-Brexit Londra ha dovuto ricostruire la sua politica internazionale, guardando con maggiore interesse oltre oceano, per consolidare forti relazioni diplomatiche con gli USA; ma allo stesso tempo, rafforzare i rapporti diplomatici e di cooperazione con i paesi europei più convergenti alla politica londinese.
Sul piano globale, la forte affinità politica e i solidi rapporti di cooperazione tra Italia e Inghilterra, permettono tanto a Londra quanto a Roma di poter contare su partner strategicamente affidabili. Per Roma, l’alleanza con Londra rappresenta la possibilità d’interagire, con un canale diplomatico preferenziale, con una grande potenza militare e finanziaria; essendo Londra un polo finanziario mondiale dove il rating del finanziamento del debito pubblico italiano riceve considerevoli attenzioni.
I forti rapporti di cooperazione tra Roma e Londra, permettono al Regno Unito di giovare dell’alleanza politica con un paese importante come l’Italia a livello europeo, essendo la terza economia europea e uno dei paesi fondatori, che si mostra attenta e convergente alle esigenze di Londra.
Anche attraverso il programma di cooperazione internazionale GCAP/Tempest, sostenuto dall’alleanza tra Italia, Inghilterra e Giappone, tanto Londra quanto Roma mandano chiari segnali di convergenza sulla politica di cooperazione estera adottata.
Mentre Londra, attraverso la partnership strategica con Roma e Tokyo, conferma la sua affidabilità, a livello internazionale, e la sua capacità di stringere alleanze fondamentali per la ricerca e lo sviluppo, anche dopo l’uscita di scena dalla comunità europea. Roma, attraverso la cooperazione con Londra e Tokyo, manifesta la sua capacità di stringere accordi strategici anche al di fuori dei confini europei.
Gianni Truini