Caro affitti per gli studenti, la protesta arriva anche a Roma, decine di tende sotto al rettorato de l’università La Sapienza. “Trovare una casa a Roma è diventata una giungla, se vuoi unirti a noi porta la tua tenda qui”. Per qui si intende il piazzale dell’università La Sapienza, che si trova sotto al Rettorato. A cominciare questa protesta è stata la studentessa fuori sede del Politecnico di Milano. Ilaria Lamera ha deciso di manifestare contro il caro affitti accampandosi in tenda di fronte all’università meneghina. E la protesta ora è arrivata anche all’interno della città universitaria de La Sapienza di Roma. Ilaria ha fatto scuola e gli studenti fuori sede che si trovano nella capitale hanno deciso di spalleggiarla e di imitarla per portare all’attenzione dell’opinione pubblica anche la situazione alloggi a Roma. Ad organizzare la protesta nella capitale è stata l’organizzazione politica – come si autodefiniscono sui profili social – Sinistra Universitaria Sapienza. E proprio dal profilo instagram del gruppo, i ragazzi che ne fanno parte, fanno sapere di voler aver raccolto “il testimone lanciato da Ilaria – si legge nel post dedicato alla protesta – sull’emergenza abitativa che gli studenti vivono”. Roma, come prezzi degli affitti per gli alloggi per gli studenti universitari, è seconda solo a Milano”. Per una stanza, i ragazzi che vivono fuori Roma e vogliono trasferirsi nella capitale per seguire le lezioni, pagano in media 500 escluse le spese. Qualcuno dei ragazzi che sta partecipando alla protesta racconta anche di richieste che arrivano sui 700 euro oppure, assicura: “A volte sono anche truffe”.
Caro affitti per gli universitari, gli studenti si accampano anche a Roma davanti alla Sapienza e chiedono l’aumento degli alloggi dedicati
L’appello degli studenti viene fatto sulla base dei dati che hanno a disposizione e che hanno studiato attentamente. In Italia le coperture per gli universitari fuori sede sono bassissimi, tra i più bassi in Europa come residenze pubbliche dedicate agli studenti. E su questo tasto battono i ragazzi che si stanno accampando – qualche decina al momento – con le tende sul piazzale all’interno della città della prima università di Roma. Secondo l’Ente Regionale per il Diritto allo Studio, sono circa 40 mila gli studenti fuori sede presenti a Roma. A cui corrispondono circa 2800 posti letto messi a loro disposizione in tutto il Lazio. Nella scorsa stagione universitaria, ad assicurarsene uno tramite un regolare bando, sono stati poco più di 2100 studenti. Questo vuol dire che tutti gli altri che vengono da fuori e vogliono evitarsi un viaggio ogni volta e avere la garanzia di seguire le lezioni, devono provvedere a trovare un alloggio privato. E sono tanti gli appartamenti che molti privati mettono a disposizione degli studenti, soprattutto nelle zone vicine agli atenei che a Roma sono tre. Oltre La Spienza, c’è Tor Vergata e la terza università dislocata nella zona degli ex mercati generali, San Paolo e Viale Marconi. La presenza e la necessità degli studenti di trovarsi un alloggio dall’altra parte naturalmente apre delle possibilità importanti a chi vede in questo la possibilità di monetizzare. Ed ecco che, se c’è chi mette a disposizione abitazioni in buone condizioni, c’è anche chi invece approfitta della domanda e offre anche stanze doppie a prezzi esagerati. Di contro c’è da dire che chi affitta agli studenti a volte, anzi spesso, preferisce anche non offrire appartamenti completamente ristrutturati. Insomma i prezzi sono alti e le condizioni non sono all’altezza. Così gli studenti si stanno mobilitando per chiedere l’apertura di un tavolo con la Regione per ottenere più alloggi per studenti e agevolazioni. Tra loro c’è Mirko che racconta di svegliarsi tutte le mattine all 5.30 per raggiungere in tempo l’ateneo. Lui viene da Ronciglione e spiega: “Ci sono agevolazioni per gli affitti per gli studenti, ma sono troppo poche e arrivano di solito tardi rispetto alle necessità, quindi devi avere i soldi per pagarti un affitto. E gli studentati coprono solo il 3% della popolazione universitaria”.