Riscatto della laurea cos’è? E’ il recupero del tempo impiegato a laurearsi per andare in pensione prima del previsto, e per farlo bisogna mettere mano al portafoglio. “Dobbiamo valutare due aspetti: i costi, incide sulla nostra disponibilità economica, e il tempo, quanto prima riusciamo ad andare in pensione? Non sempre l’esborso economico va di pari passo con gli anni in meno che dovremmo lavorare – ha spiegato Gabriele Spolidoro, esperto di educazione finanziaria, intervenuto a Società Anno Zero, su Radio Cusano Campus – possiamo riscattare il ciclo di studi attraverso due sistemi: riscatto tradizionale o agevolato. Anzitutto dobbiamo valutare se abbiamo cominciato a lavorare prima del 1996, a cavallo del 1996, o dopo: è una differenza fondamentale per chi ci ascolta“.

Riscatto della laurea cos’è la tariffa agevolata?

Se pensiamo ad un riscatto agevolato, con importi prefissati per ogni singolo anno di studi, cresciuto rispetto agli anni passati per effetto inflazione, dobbiamo pagare circa 5.800 euro e non più 5.360 euro, per ogni anno di studi. L’aumento, per ogni anno universitario, è partito dal 2023 – ha spiegato Spolidoro – fino all’anno scorso era un argomento che avremmo potuto affrontare, ma quest’anno l’aumento dell’importo ci costringe a doverci pensare. Se ho cominciato a lavorare prima del 1995, e voglio riscattare la laurea con tariffa agevolata, vado a perdere i requisiti di pensione retributiva. Vale la pena valutare l’ipotesi se ho cominciato a lavorare a cavallo tra il 1995, o 1996, o se ho cominciato a lavorare dal 1995 in poi, nella restante parte dei casi non conviene. Un esborso di 30/40mila euro non vale un anno di pensione anticipata. Quanto al futuro non sono previsti cambiamenti in meglio, né sulle tariffe, né sulle pensioni”.